Appena ieri avevamo sottolineato la ritrovata prevalenza russa sul Canada nel raggiungimento dei valori record di freddo stagionale e ci chiedevamo quanto dovesse ancora mancare per i primi -20°C… Non abbiamo dovuto aspettare molto, perché il Canada ha riguadagnato in un solo colpo la leadership del gelo sulla Russia ed è sceso sotto la soglia dei -20°C!
Tutto grazie a Svartevaeg, stazione, non sappiamo se presidiata o meno, nell’estremo nord dell’Artico Canadese, che durante la giornata del 26 settembre ha toccato una minima di -22,9°C. L’anno scorso questa stessa stazione sfondò il limite dei -20°C soltanto il 5 ottobre, fu Alert, stazione posta ancora più a nord di Svartevaeg, la prima a scendere sotto i -20°C il 20 settembre.
Ma dove si trova Svartevaeg? Non troppo distante da Eureka (il luogo permanentemente abitato – è sede di una base di ricerca – mediamente più freddo dell’emisfero nord), ma ancora più a nord e sull’isola dirimpetto, esattamente ad oltre 81°N nella parte nord-orientale dell’isola di Axel Heiberg, lungo il Nansen Sound, lo stretto che la divide dall’isola di Ellesmere. Il luogo di posizionamento della stazione dovrebbe essere prossimo a Cape Stallworthy.
Un nuovo limite stagionale l’ha raggiunto anche Isachsen, scesa a -18,8°C. E la Siberia?
Torna ad inseguire. Stanotte la località più fredda è stata Sebyan-Kyuel’ che ha raggiunto -16°C, mentre comincia a mettersi in mostra Verhojansk, che dopo essere scesa per la prima volta sotto i -10°C il giorno 25, stanotte ha toccato -13,4°C. L’anno scorso scese per la prima volta sotto i -10°C soltanto il 1° ottobre.