Il passaggio di Hanna è stato devastante per alcune zone di Haiti. Sono oltre 130 le vittime sulla nazione centro-americana, la maggior parte concentrate nella città di Gonaives. Hanna si è mossa molto lentamente, interessando per più giorni Haiti e le Bahamas, e forse questo aspetto ha contribuito a rendere la tempesta più dannosa di quello che la sua potenza, non estrema, poteva far supporre.
Le piogge associate ad Hanna hanno interessato ancora oggi le Bahamas, con 58 mm caduti a Freeport; ma ora la tempesta si trova già al largo delle coste della Florida e sta risalendo verso nord/nord-ovest, successivamente verso nord-est. Allerte sono già attive su tutta la costa orientale degli Stati Uniti, dalla Georgia fino a Washington DC. Attese su queste zone piogge molto copiose e imponenti mareggiate. Le piogge dovrebbero essere ancora più copiose nelle aree a nord di Washington e fino al New England (Connecticut, Massachusetts, Maine), che verranno investite da Hanna durante la giornata di domenica. I modelli di previsione avevano già previsto qualche giorno fa questa traiettoria, ora confermata dai bollettini del National Hurricane Center di Miami. E’ una di quelle tempeste che, trasformata in extratropicale, una volta risalito l’Oceano Atlantico fino al largo di Terranova, potrebbe essere riassorbita dal flusso zonale delle medie latitudini e dirigersi verso l’Europa come intensa ma normale depressione oceanica. E’ questo in effetti che vedono i modelli di previsione nei prossimi giorni.
Per Hanna che abbandona i Caraibi (li ha solo sfiorati a dire il vero), un’altra tempesta, già ora uragano, si avvicina. E’ Ike, e fa paura. Ike è diventato uragano di 4° categoria in pieno Oceano Atlantico, poi negli ultimi bollettini è stato declassato ad uragano di 3° categoria. Le previsioni attuali lo indicano arrivare sulle isole Turks and Caicos e le Bahamas nella giornata di domenica, e poi, sebbene la previsione si faccia più difficile, sembra voler entrare nel Golfo del Messico passando dal braccio di mare che separa Cuba dalla Florida, investendo Key West. Ma attualmente Ike si trova ancora quasi 900 km a est dell’isola di Grand Turk, dovrebbe esserci tutto il tempo, se le autorità isolane lo ritenessero opportuno, per un piano di evacuazione o almeno per preparare la popolazione all’evento.
Ma non è finita qui. Questa stagione degli uragani atlantici non si concede pause, e dietro Ike è già pronta Josephine. Ne riparleremo.