Nell’ambito del gelido inverno statutinese, abbiamo spesso dedicato spazio all’eccezionale situazione dei Grandi Laghi ghiacciati (qui vi avevamo dato le ultime notizie con il precedente massimo rilevato il 4 marzo). L’ulteriore perdurare dell’ondata gelida, nel corso della prima decade di marzo, ha infatti causato l’ulteriore congelamento dell’acqua superficiale dei Grandi Laghi, tanto che nella giornata del 6 marzo è stato raggiunto il picco massimo del 92,2%, che dovrebbe essere quello definitivo di quest’inverno. Quello che sorprende è che un tale valore si sia raggiunto a marzo, quindi già all’inizio della primavera.
Tale livello, secondo le rilevazioni del Great Lakes Enviromental Research Laboratory, si pone ad un passo dal massimo storico stabilito nel 1979, quando a febbraio la copertura dei ghiacci raggiunse il 94,7%. Questa straordinaria estensione del ghiaccio di quest’anno rappresenta un’inversione di tendenza dopo annate negative e risulta tra l’altro un fattore molto positivo nell’evitare l’eccessiva evaporazione dell’acqua, che si verifica nelle annate con temperature sopra la norma e deficit di precipitazioni. Nell’immagine in basso il dettaglio dei livelli di congelamento raggiunti nei singoli laghi.