La notizia più recente è che ormai il caldo è finito. In queste ore un fronte perturbato sta attraversando la Russia europea riportando le normali condizioni autunnali.
Ma la notizia ancor più importante è che il caldo, nell’ultima settimana, è stato di eccezionale entità in gran parte della Russia europea.
A Mosca è stato battuto per quattro giorni di fila, dal 24 al 27 settembre compresi, il record di caldo giornaliero, toccando il giorno 25 una temperatura massima di 27,9°C. Nella capitale russa il periodo molto caldo è iniziato il 18 settembre, quando la temperatura massima ha raggiunto 25,8°C, la più alta dal 26 agosto. I 27,9°C del 25 settembre sono invece il valore più alto registrato dal 13 agosto e la nona temperatura più alta registrata quest’anno.
A Mosca la temperatura media trentennale delle massime di settembre è di 15,7°C, quest’anno è stata, fino a ieri, di 19,3°C.
Il vasto anticiclone che si è insediato sulla Russia euroea ha portato caldo non solo a Mosca, ma un po’ in tutta la regione. Nel sud si sono addirittura superati localmente i 35°C e la soglia dei 30°C è stata superata in molte città della Russia centrale, come Samara, Voronez, Penza, Tula, Saratov, Tambov, Rjazan, Orel, e ovviamente anche nelle grandi città del sud come Astrahan, Volgograd, Rostov-na-Donu, Krasnodar e Sochi. Il giorno 22 ad Armavir, con 36,3°C, è stata raggiunta la temperatura più alta.
Il gran caldo ha interessato anche Ucraina, Bielorussia e le Repubbliche Caucasiche, ma anche le regioni subartiche della stessa russia, con ad esempio, 24°C registrati a Syktyvkar il 27 settembre, rispetto ad una media delle massime del mese di 12,3°C (2 di 4,3°C a ottobre).
Nelle altre nazioni limitrofe sono stati raggiunti picchi di 36°C in Georgia, 34°C in Kazakistan, 33°C in Ucraina e Armenia.
Non si sono battuti record mensili assoluti solo perché questa ondata di caldo è giunta nella parte finale del mese, in una regione in cui tra inizio e fine settembre la differenza climatica è molto ampia. Ma rispetto alle medie di fine settembre si sono raggiunte temperature di 10/15°C superiori.
Ora è atteso un drastico cambiamento, arriveranno l’autunno e le gelate notturne. Le temperature in quota subiranno un calo anche di oltre 15°C, ma non sembra ancora tempo per la prima neve, almeno ad ovest degli Urali.
Negli ultimi giorni nevicate si sono invece verificate non solo nel lontano oriente siberiano, ma anche poco ad est degli Urali, nella Siberia Occidentale. La prima neve è caduta a Barnaul e nelle regioni di Kemerovo e Novosibirsk, a questi eventi abbiamo dedicato un approfondimento.