-61,7°C (-79°F) sabato 28 gennaio a Jim River, Alaska, un valore che sarebbe il quarto più basso degli USA, ma non è stato ancora verificato essendo la stazione, ubicata lungo una superstrada, amministrata dalle autorità locali in Alaska e non della rete NCDC. Se confermato sarebbe uno dei pochissimi valori under -60°C nella storia americana. Poco dopo aver registrato il valore record, la stazione ha smesso di funzionare, probabilmente proprio a causa del freddo intensissimo. Lunedì 30 la stazione Jim River ha ripreso a funzionare, registrando una minima di -54,4°C (-66°F) alle 6.44 locali. Jim River si trova a poche miglia da Prospect Creek, 180 miglia a nord di Fairbanks, detentrice del record statunitense di gelo, con -80°F (-62,1°C) registrati il 23 gennaio 1971.
Anche tra le stazioni WMO, comunque, si sono registrate temperature molto basse nel più grande stato degli USA. Lunedì 30 gennaio -51,1°C a Bettles, -51,0°C a Fort Yukon (-52,0°C domenica 29 in questa stazione, -56,7°C il record), -46,1°C (-51,0°F) a Fairbanks (stesso valore registrato domenica) , -45,6°C a McGrath. Gennaio 2012 è stato molto freddo in Alaska. Fairbanks non scendeva sotto i -50°F dal 27 gennaio 2006, mentre i -42°F di massima (-41,1°C) registrati domenica rappresentano la massima più bassa mai toccata dal 2 gennaio 2000. Dal 1 al 28 gennaio lo scarto negativo dalla norma è stato di 11,2°C a Nome, 9,7°C a Fairbanks, 8,2°C ad Anchorage.
L’Europa orientale sta precipitando in una terribile ondata di gelo, che guadagna terreno verso ovest. Le temperature più basse, lunedì 30 gennaio, sono state raggiunte nella Russia europea (Kalevala -36,9°C, domenica era scesa a -37,2°C), nei settori artici di Svezia (Naimakka -34,0°C, Karesuando e Nikkaluokta -33,5°C) e Finlandia (Suomussalmi -34,4°C, Kuusamo -33,8°C, Kajaani -33,3°C, domenica 29 -34,5°C a Kuusamo e Suomussalmi), ma in fatto di scarto dalla norma sono stati notevoli i valori della Finlandia centrale, delle Repubbliche Baltiche, della Bielorussia, della Polonia, della Slovacchia, della Romania, della Serbia e dell’Ucraina.
Nella regione dei laghi finlandesi, lunedì Kuopio è scesa a -30,3°C (-13,2°C la media delle minime di gennaio) e Savonlinna a -30,1°C. In Estonia, Voru -24,4°C, Jogeva -24,0°C, Valga -23,7°C, Tartu -21,6°C. In Lettonia, Daugavpils -24,0°C (media -10,0°C), Zoseni -23,6°C, Jelgava -22,6°C, Riga -20,4°C (media -7,5°C). In Lituania, Siauliai -22,0°C (media -7,9°C), Utena -20,5°C (media -9,1°C), Birzai -18,2°C, Kaunas -18,1°C (media -8,5°C), Vilnius -17,6°C (media -8,7°C).
In Bielorussia, lunedì -22,4°C a Bobruysr, -21,0°C a Mogilev e Klicev, -20,9°C a Senno, -20,8°C a Vasilevici, -20,0°C a Vitebsk. Le medie delle minime di gennaio di Mogilev e Vitebsk sono -11,2° e -11,4°C. In Polonia, Zamosc -20,0°C (media -8,0°), Krosno -19,1°C, Nowy Sacz -19,0°C, Tarnow -18,8°C, Przemysl -18,8°C (media -6,4°), Suwalki -18,6°C (media -8,2°), Bialystok -17,3°C (media -7,7°), Cracovia -15,9°C (media -6,7°), Varsavia -14,8°C (media -6,1°).
In Slovacchia, -23,7°C la minima a Poprad/Tatry, oltre 14°C in meno rispetto alla media delle minime di gennaio. Sempre in Slovacchia, Liesek -20,5°C, Sliac -17,0°C, Zilina -14,1°C, mentre ai 2600 metri del Lomnicky Stit la minima è stata -17,9°C (-15,3°C la massima). In Ucraina, Ivano Frankivs’k -26,5°C, Rivne -24,4°C, Ternopil -21,2°C, Shepetivka -20,5°C, Sarny -19,8°C, Kiev -15,7°C. La capitale ucraina ha una media delle minime di gennaio di -8,6°C. In Romania, a parte i -22,9°C ai 2500 m dell’Omu, segnaliamo Rosiori de Vede -22,8°C, Miercurea Ciuc -22,5°C, Sibiu -21,1°C, Bucarest -18,3°C, Craiova -17,9°C. -8,3°, -5,5°, -5,6°C le medie delle minime di gennaio di Sibiu, Bucarest e Craiova. In Moldova, minima -15,3°C a Chisinau, oltre 9 gradi sotto media.
Il gelo è intenso anche in Serbia, dove lunedì 30 gennaio il termometro è sceso a -20,8°C a Kragujevac, -20,2°C a Krusevac, -19,5°C a Crn Vrh, -19,4°C a Cuprija, -18,7°C a Smeredevska Palanka, -18,5°C a Negotin, -17,4°C a Valjevo. -12,8°C la minima a Belgrado/Surcin.
In Bulgaria, lunedì 30 gennaio -24,0°C a Chirpan, -23,1°C a Mourgash, -21,2°C a Vidin, -20,7°C al Botev, -19,9°C a Rousse, -19,6°C a Rojen, -17,8°C a Ivailo, -17,0°C a Lom, -14,1°C a Sofia, -11,8°C a Varna (sul Mar Nero). -1,1° e -4,9°C le medie delle minime di gennaio di Varna e Sofia.
L’ondata di gelo nell’Europa orientale ha già provocato decine di morti, diffusi blackout elettrici, grossi disagi al traffico stradale e ferroviario. Si lamentano almeno 18 vittime in Ucraina, 5 in Bulgaria, 5 in Serbia. Sempre in Serbia, due anziani risultano inoltre scomparsi nella regione meridionale di Medzvedzha e si ritiene che siano morti per il freddo.
Più che la Siberia (lunedì 30 gennaio solo Ojmjakon sotto i -50°C, con minima -53,6°C), fa ancora notizia, per l’entità del gelo nel comparto asiatico, la Mongolia. Lunedì 30 gennaio, Ulygaiin Dugang -48,4°C, Rinchinlhumbe -46,3°C, Tosontsengel -46,0°C, Gandan Huryee -43,9°C, Ulaan-Gom -42,3°C.
Quando l’Europa centro-orientale piomba nel gelo, spesso l’Islanda vive fasi invernali tiepide e umide e anche in questa fine di gennaio sta appunto accadendo questo. Domenica 29 gennaio Bolungavik ha raggiunto i 10,2°C, 10,0°C a Akureyri e Bergstadir, 8,2°C a Reykjavik. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 89 mm di pioggia a Kirkjubaejarklaustur, 56 ad Akurnes. 0,9° e 1,9°C le medie delle massime di gennaio ad Akureyri e Reykjavik.
In Africa, si affaccia già qualche massima intorno ai 40°C nel Sahel. Lunedì 30 gennaio, 40,5°C a Am-Timan (Chad), 40,0°C a Sarh (Chad), 39,8°C a Garoua (Camerun). Queste le medie delle massime di gennaio, in °C: Garoua 34,4°, Sarh 35,7°, Am-Timan 35,9°.