Nevicate abbondanti sulle montagne svizzere lunedì. Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 38 mm di neve fusa al Pilatus (m 2106), 35 al Gran San Bernardo (m 2473), 33 al Saentis (m 2500, altezza neve 459 cm), 31 al Grimsel-Hospiz (m 1980, altezza neve 364 cm).
27,3°C a Trabzon, 26,0°C ad Hopa, 24,3°C a Giresun: queste alcune temperature massime registrate domenica nel nord della Turchia, sulla cui costa affacciata al Mar Nero le correnti meridionali si sono manifestate ulteriormente riscaldate dall’effetto foehn, ricadendo dai Monti dell’Anatolia. 11,7°C la media delle massime di marzo a Giresun.
Tra Mali, Niger, Chad, Burkina Faso e nord di Togo e Benin, numerosissime stazioni hanno superato i 40°C lunedì. In Mali, San 42,1°C, Nioro du Sahel 41,9°C, Yelimane 41,8°C, Kayes 41,3°C, Hombori 41,0°C, Mopti 40,8°C. In Burkina Faso, Dedougou 41,2°C, Boromo 41,1°C, Ouagadougou 40,6°C. In Niger, 40,6°C a Gaya. In Chad, Am-Timam 41,0°C, Sarh 40,2°C. 41,0°C a Mango (Togo), 40,9°C a Kandi (Benin). Si tratta di temperature tra 2° e 5°C superiori alle medie delle massime di marzo.
Domenica 8 marzo, era stato in Sudan l’epicentro del caldo africano. Abu Na’Ama ha raggiunto i 43,5°C, Karima 43,3°C, Gedaref 43,2°C, Dongola 43,0°C, Kosti e Renk 42,4°C. Si tratta di temperature da 4° a 9°C superiori alle medie delle massime di marzo.
Molto caldo domenica anche l’Egitto. Nel sud, Abu Simbel 38,2°C, Assuan 36,6°C. 33,6°C a Luxor, nella parte centrale del paese, 30,6°C al Cairo. 29,5°, 27,4° e 23,4°C le medie delle massime di marzo ad Assuan, Luxor ed Il Cairo.
Lunedì, -50,4°C la minima di Selagoncy, in Siberia. Damigelle d’onore nel “podio del gelo” siberiano, Olomon ed Ojmjakon sono scese rispettivamente a -46,5° e -45,0°C. Domenica, la più fredda località siberiana era stata Verhojansk, con -49,1°C, seguita da Omolon e Saskylah, con -47,5°C.
Hamish rimane un potente ciclone, ma si sta allontanando dalle coste del Queensland. Alle 12 GMT di lunedì 9 marzo, Hamish era un “categoria 3”, accompagnato da venti sostenuti fino a circa 200 km/h, con raffiche fino a quasi 250 km/h, centrato a 23,3°S 153,8°E, oltre 400 km a nord-nordest di Brisbane, capitale del Queensland. La tempesta si muoveva verso sudest a 13 km/h, destinata, secondo le previsioni, a indebolirsi, scendendo alla categoria 2 già alle 0 GMT di martedì e alla categoria 1 12 ore più tardi. Nel weekend, Hamish è rimasto a breve distanza dalla costa, parallelo ad essa, mentre alcune delle isole minori del Mar dei Coralli sono state investite direttamente dai venti distruttivi e dalle piogge torrenziali. Tra le 12 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 73 mm a Sandy Cape, sull’isola Fraser, nelle 24 ore precedenti 73 mm a Middle Percy Island. Anche alcune aree costiere hanno però ricevuto abbondanti precipitazioni, con problemi in alcuni porti e anche alla circolazione ferroviaria.