Gonzalo dopo aver colpito tra venerdì e sabato le Bermuda come uragano di categoria 2, con raffiche di vento a 150 km/h, si è portato tra sabato e domenica sull’isola canadese di Terranova, trasformandosi rapidamente in tempesta extra-tropicale. Al passaggio della tempesta, St. John’s ha ricevuto 50 mm di pioggia in 5 ore e raffiche di vento fino a 74km/h. Al largo di Terranova si sono misurate onde fino a 21 metri di altezza. Gonzalo è stato poi assorbito dal flusso zonale ovest-est e sta dirigendosi velocemente verso le Isole Britanniche. Lo ribadiamo, Gonzalo non è più un uragano, tuttavia rimane una depressione in grado di portare forti venti e onde giganti. Poi Gonzalo si staccherà dal flusso zonale e scivolerà verso sud, divenendo una goccia fredda mediterranea. In Italia non arriverà alcun uragano, ma il peggioramento che avremo tra martedì e mercoledì deriverà dall’ex-uragano Gonzalo (Approfondimento su Gonzalo). L’evoluzione di Gonzalo è quella classica degli uragani atlantici, l’ultimo ex-uragano a raggiungere l’Europa fu Bertha pochi mesi fa.
Gelo intenso nell’Europa Orientale. Molto freddo tra il 16 e il 19 ottobre nelle Repubbliche Baltiche. In Estonia, Johvi -6,6°C, Narva -5,6°C, Tallinn -4,2°C. In Lettonia, Daugavpils -6,6°C, Ainazi -5,3°C, Zoseni -5,2°C. In Lituania, Utena -3,8°C, Vilnius -3,2°C.
Gelo anche in Bielorussia e Ucraina. Il 19 ottobre, in Bielorussia, Klicev -9,8°C, Babruysk -9,5°C, Orsa -9,4°C, Gorki -9°C; in Ucraina, Semenovka -9°C, Druzhba -8,1°C.
Prima del gelo forti piogge il 14 ottobre avevano investito la Lettonia e l’enclave russa sul Baltico di Kaliningrad. Meno di 50 mm di pioggia sono stati sufficienti per allagare sia Kaliningrad che Riga.
Ultima settimana molto fredda nel nord scandinavo e finnico. In Finlandia e Norvegia si sono passati i 15 gradi sotto zero, in Svezia si è arrivati a -14°C. La prima nevicata dell’anno ha interessato Oslo. Leggi l’approfondimento.
Freddo e neve anche in Russia. Sull’argomento si può leggere un ampio approfondimento.
Eureka -34,1°C, Summit -45,5°C, sono questi i nuovi limiti di gelo stagionali raggiunti oggi 20 ottobre in Canada e in Groenlandia. Il secondo in una stazione ad alta quota sul plateau groenlandese. Il 19 ottobre la Siberia aveva preceduto il Canada nel raggiungimento della soglia dei 30 gradi sotto zero. Leggi l’approfondimento.
Nel Sud Europa è ancora estate, ma nel Nord-Est è inverno anticipato. Di conseguenza è enorme la differenza termica tra i luoghi più caldi e quelli più freddi del continente. Leggi l’approfondimento. Oggi tale differenza ha raggiunto il massimo, ben 60°C tra i -24,6°C di minima di Hoseda-Hard e i 35,4°C di massima di Montoro.
Alluvione alle Canarie. L’isola di Tenerife ha subito enormi danni per un’inondazione lampo. A Santa Cruz sono caduti 137 mm di pioggia in appena 6 ore, cioè più della metà della media annua di pioggia che è di 225 mm! Forti piogge anche a Madeira, 78 mm a Porto Santo e 47 a Funchal. A Porto Santo la media annua di precipitazioni non arriva a 400 mm.
Alluvioni anche sul Mar Nero. Sabato 18 le inondazioni hanno colpito la costa russa sul Mar Nero tra Anapa e Tuapse e la costa georgiana nella regione di Batumi. Anapa, con 115 mm di pioggia in poche ore, è finita sotto mezzo metro d’acqua.
Dopo la neve primaverile nel Nuovo Galles del Sud e il diluvio di Sydney (leggi l’approfondimento), il 17 ottobre in Australia è stato eguagliato un record assoluto di caldo. E’ successo a Pirlangimpi, nei Territori del Nord, che con 37,7°C ha replicato lo stesso valore del 22 ottobre del 2008.
Ondata di caldo epocale in Sud America. Numerosi record di caldo battuti tra Brasile, Bolivia, Argentina e Paraguay. Per saperne di più si consiglia l’ampio approfondimento dedicato.
Molto caldo anche in Marocco, con temperature crescenti durante la settimana e con estensione del caldo negli ultimi due giorni al nord-ovest dell’Algeria. Leggi l’approfondimento.
Apprensione alle Hawaii per l’arrivo dell’Uragano Ana. Leggi l’approfondimento.