Il ciclone tropicale Gonu si è accanito sul nord dell’Oman mercoledì 6 giugno, con piogge torrenziali e forti venti. Le precipitazioni sono state, oltre che intense, prolungate, a causa del lento spostamento della tempesta, e con terreni non abituati a riceverle e probabilmente in mancanza di preparazione a fronteggiare eventi piovosi di forte intensità, diverse zone di Muscat, la capitale, sono state inondate d’acqua.
All’aeroporto Seeb di Muscat le raffiche di vento hanno superato gli 80 km/h. Nel tardo pomeriggio, ora locale, erano già caduti 55 mm di pioggia, mentre la media di giugno è di 1 mm. Altri accumuli significativi, aggiornati alle 18 GMT di mercoledì: Samail 92 mm, Rustaq 78, Ibra 56.
Alle 12 GMT di mercoledì, Gonu era centrato nel Golfo di Oman a 23,9°N 59,4°E, a nord est di Muscat, accompagnato da venti sostenuti fino a quasi 130 km/h (ciclone di categoria 1). La tempesta si muoveva verso nord a 14-15 km/h. La previsione indicava uno spostamento verso nordovest, con indebolimento a tempesta tropicale già entro le 0 GMT di giovedì. Per le 12 GMT di giovedì, Gonu è previsto centrarsi a 25,3°N 57,9°E, accompagnato da venti sostenuti fino a 100 km/h, ormai prossimo al landfall nell’Iran sudorientale, tra Jask e Kangan.
Maltempo anche prolungato è quindi previsto nel nord dell’Oman, con rischio di piogge torrenziali e forti venti anche su parte degli Emirati Arabi Uniti, in particolare sul promontorio di Musandam, proteso verso lo stretto di Hormuz.