Come sappiamo, in Giappone, nonostante sia posto alle latitudini dell’Italia centro-meridionale, è molto comune vedere nevicate già dalla fine di ottobre, soprattutto sulla fredda Hokkaido, a causa della frequente provenienza di venti da nord-ovest, cioè dalla vicina Siberia, durante il semestre freddo.
In questa occasione, la neve si è spinta più a sud del solito, nelle località dell’isola di Honshu meridionale, ed anche nell’isola di Kiushu (come, ad esempio, a Fukuoka)
Il giorno 13 marzo (ore 0), a 850 hpa l’isoterma -10°C abbracciava quasi tutta l’isola di Honshu, e la -15°C era presente sull’isola di Hokkaido, con una depressione centrata a nord-est di quest’ultima; mentre a 500 hpa del medesimo giorno, l’isoterma -35°C abbracciava tutta la costa orientale del paese, ed era presente un nocciolo gelido di -40°C sull’isola di Hokkaido.
Il connubio tra sistema depressionario e basse temperature in quote ha causato diffuse nevicate, tuttavia, nella maggioranza dei casi, non si sono avuti accumuli significativi.
Segnaliamo i 44 mm di equivalente in neve fusa a Tottori, i 25 mm (sempre in neve fusa) di Matsue ed i 14 mm di Kanazawa.
Come già detto, la neve è comparsa anche a Fukuoka, durante un temporale, ed a Fukue (0,5 mm in neve fusa), molto a sud, sull’isola di Kiushu. Segnaliamo neve anche a Nagasaki, anche se solo 0,5 mm in neve fusa.
Nella giornata successiva (14 marzo) c’è stata un’attenuazione del freddo sulle isole di Kiushu e di Honshu, che determinato la diminuzione o la cessazione delle nevicate.
Ciò causato sempre dalla depressione centrata a nord del paese, il cui minimo era però spostato più verso occidente, che nel meridione del paese ha provocato sia al suolo che in quota un richiamo di venti sud-occidentali, più miti.
Mentre si sono avute ancora nevicate, deboli, su Hokkaido, con temperature minime che in alcune zone sono scese sotto i -10°C; segnaliamo -11,5°C a Kushiro.