Seppure non rare, le nevicate sulla sommità del Mauna Kea, il vulcano dormiente dell’isola hawaiana di Hawaii, la “Big Island”, generalmente sono deboli e di breve durata, passando inosservate agli abitanti delle zone basse dell’isola, ai quali la cima risulta spesso invisibile per le nubi.
Nello scorso mese di gennaio, invece, a partire dal giorno 20, è nevicato a più riprese per sette giorni consecutivi sulla parte alta del vulcano, oltre i 2000 metri, con accumuli nevosi insolitamente consistenti, fino a superare ampiamente i 30 cm di altezza del manto bianco verso la vetta, che ricordiamo quota 4205 metri.
Una volta ristabilitosi il bel tempo, i residenti di Hilo hanno potuto così ammirare la vetta del vulcano dormiente fare onore al suo nome, visto che in hawaiano Mauna Kea significa “montagna bianca”. Lo spettacolo della montagna innevata a fare da sfondo a un contesto di cielo soleggiato, temperature miti e gradevoli brezze è stato particolarmente scenografico la mattina dello scorso lunedì 30 gennaio, poi le nubi hanno nuovamente avvolto la vetta.
Nezette Rydell, meteorologo dell’Ufficio di Honolulu del National Weather Service, ha dichiarato “Si è trattato di une bella tempesta invernale. D’altra parte, una o due volte all’anno è normale che alle Hawaii si abbia una settimana intera di prevalente cielo nuvoloso, con frequenti precipitazioni e con la possibilità di accumuli intorno ai 30 cm sulla montagna”.
Gli appassionati di neve hanno avuto poco tempo per godersi la compagnia della “Dama Bianca”, tuttavia le televisioni hanno fatto in tempo a riprendere uno snowboarder impegnato lungo i pendii della montagna. Tra l’altro la precipitazione è terminata nel primo mattino di sabato 28 gennaio, ma solo due giorni dopo le nubi sulla sommità del Mauna Kea si sono dissolte, dando la possibilità agli abitanti delle zone basse dell’isola di godere lo spettacolo.
Era già nevicato sulla montagna nell’inverno 2005-2006, ma con accumuli molto più modesti, tanto che gli abitanti di Hilo avevano potuto notare solo chiazze sparse di neve. In questo caso invece le precipitazioni sono state abbondanti, tanto che a bassa quota ha piovuto intensamente e l’NWS ha diramato varie allerta per la possibilità di alluvioni lampo.
La nevicata ha causato la parziale interruzione delle attività degli astronomi dell’importante Osservatorio che si trova sulla montagna, con i suoi potenti telescopi. Per il resto ben poche le persone che hanno subito disagi dalla nevicata.