Dopo la Grecia è stata la volta della Turchia a soffrire di un deciso colpo di coda invernale con neve localmente a quote molto basse tra giovedì e venerdì.
Il paesaggio si è tinto diffusamente di bianco localmente fino a zone pianeggianti giovedì, specie tra le province di Duzce e Sakarya, a Bolu (qui, a 742 m, 13 cm alle 8 del mattino), Kutahya ,Eskisehir, Aksehir, Afyon (25 cm a 1034 m con nevicata inziata mercoledì). Neve anche ad Ankara.
Nella notte successiva su venerdì le nevicate si sono spostate anche più ad est, interessando a quota collinari le province di Kastamonu, Corum, Burdur, Aksehir, Konya, Yozgat, Sivas.
Sono anche crollate le temperature, con valori venerdì abbondantemente al di sotto della media stagionale, vicini anche in pieno giorno, già a quote intorno ai 1000 m, alla soglia dello 0°C. 3,8°C la massima ad Afyon, 2,4°C quella ai 1298 m di Yozgat, 2,5°C ai 1002 m di Aksehir. 6,0°C la massima a Kastamonu (m 799), contro i 16,4°C della media delle massime di aprile.
Notevoli le gelate dell’ultima notte, intense sotto i 1000 metri di quota. Akinci ha raggiunto -5,2°C, Ankara -3,6°C, Yenisehir (quota 230 metri) -3,1°C, Cengiztopel (aeroporto di Izmit, 70 metri di quota a 10 km dal mare) -3°C!
Freddo, pioggia e neve in collina sul Mar Nero, dove il crollo termico si è avuto tra il 7 e l’8 aprile e con mantenimento di temperature basse anche nei giorni successivi. A Samsun in un giorno la massima è passata da 24,2°C a 9,6°C, a Trabzon da 30,2°C a 8,9°C, a Giresun da 28,6°C a 9°C.
L’ondata di freddo ha raggiunto anche altre nazioni del Medio Oriente, come evidenziato dal seguente articolo.