In Europa, segnaliamo ancora gli effetti dell’aria fredda che dalla parte nordoccidentale del continente si è poi spinta fino alla regione germanica. Lille, nel nordest della Francia, alle 12 GMT di sabato 10 ha fatto registrare una temperatura di soli 12,7°C, lontanissima dal valore medio delle massime di giugno che è di 22°C. Nella notte fra sabato e domenica, poi, solo 8°C di minima a Reims e Nancy, che hanno medie per luglio, nelle minime, di 13°C e minimi storici di 3° e 5°C.
Salisburgo, la splendida città austriaca al confine con la Baviera, ha una temperatura massima media in luglio di 23°C. Alle 12 GMT di sabato 10 il termometro segnava solo 13,5°C, con cielo coperto e pioggia. Gli estremi di giornata sono stati 12°/16,1°C. Sempre sabato ai 2964 metri della Zugspitze, vetta più elevata della Germania, gli estremi termici sono stati -4,4°/-1,0°C (media 0°/4°C per luglio, record -8°C), a Sonnblick (m 3105, nei Tauri austriaci) -1,0°/-0,4°C (a segnalare una minore penetrazione verso sud dell’aria fredda). A Garmisch, m 720, ai piedi della Zugspitze, la prevalenza di cielo nuvoloso ha fatto si che solo la massima fosse parecchio più bassa del valore normale del periodo, visto che gli estremi sono stati 9,9°/17,0°C, a fronte di medie di 10°C e 21°C:
Sulla Zugspitze sabato ha anche nevicato, per un totale, tradotto in pioggia, di 15,1 mm. Da segnalare che in questa stazione si misurano ancora 200 cm di neve.
Domenica 11 luglio il freddo è sceso anche sul versante meridionale delle Alpi Orientali, compresa la parte italiana. Spolverata di neve anche alla stazione in vetta alla Paganella, con minima di 1°C a metà mattina. A Passo Rolle a metà mattina il termometro è sceso fino a 2°C, per risalire però rapidamente nel pomeriggio, al ritorno del sole (11°C alle 17).
In quota ha nevicato diffusamente, localmente anche sotto i 2000 metri, ma anche a fondovalle le temperature sono rimaste basse per il periodo. Ad esempio Klagenfurt, capoluogo della Carinzia, sabato era arrivata a 23°C, ma domenica si è fermata a 13°C, dopo molte ore di pioggia (alle 12, sotto la pioggia, il termometro era fermo ai 10°C, minimo valore giornaliero). La media delle massime per la località è 25°C in luglio, ma nella storia della città c’è anche uno 0°C di minima in questo mese.
Continua a fare caldo sui Balcani e la Grecia. Vediamo qualche valore significativo nella regione, con le massime di domenica 11 luglio e, fra parentesi, quelle del 10 luglio, del 9 luglio, le medie mensili delle massime e i valori record per luglio: Nis, sud Serbia, 28°C (38,6°/38,4°/27°/40°), Skopje, capitale macedone, 34°C (39,3°/37,4°/30°/42°), Craiova, sud rumeno, 35°C (36,4°C/35,6°/27°/39°), Sofia, capitale bulgara (m 586), 31°C (35,6°/33,7°/25°/37°). Sabato al Monte Mussala, vetta balcanica più alta (m 2925), si sono toccati 17,7°C (16,3° venerdì /8° la media /18° il record storico).
L’onda di calore fra venerdì e sabato si è mossa leggermente verso est/sudest, tanto che Belgrado, dopo i 38°C di venerdì, ha visto diminuire nettamente la temperatura sabato (30,5°C la massima), mentre il netto calo di domenica in Serbia e Macedonia ne testimonia l’ulteriore spostamento a levante.
Kalamata, nel sud del Peloponneso, ha visto il termometro impennarsi fino a 40°C domenica 11 luglio, a solo 1°C dal massimo storico per questo mese, in cui la media delle massime è 30°C. Molto caldo anche ad Atene, con 41°C di massima (aeroporto Elefsis), e a Souda (Creta) con 37°C.