Mentre il bacino centro-orientale del Mediterraneo, incluse le nostre regioni meridionali, sono state interessate da un poderoso richiamo di aria calda e secca, sub-tropicale continentale, aria decisamente più fredda, di tipo polare marittima, è scivolata fino al cuore dell’entroterra marocchino e algerino, determinando un brusco raffreddamento. Ma anche il ritorno della neve, fino a bassa quota, sui monti dell’Atlante Telliano, imbiancati fin dagli 800-900 metri.
L’aria molto fredda, di matrice polare marittima, scivolando fino ai deserti del Maghreb, con l’isoterma di +0°C a 850 hpa scesa fino a latitudini sub-tropicali, impattando contro gli imponenti rilievi che caratterizzano la catena montuosa dell’Atlante Telliano è stata costretta a risalire bruscamente di quota, raffreddandosi sensibilmente e condensando gran parte del vapore acqueo contenuto in imponenti annuvolamenti che hanno dato luogo a precipitazioni nevose fino a bassa quota.
Le nevicate più intense hanno riguardato il versante settentrionale della dorsale montuosa nord-africana, nel tratto fra il Marocco nord-orientale e il settore più occidentale dell’Algeria, dove localmente il manto nevoso ha raggiunto i 30-40 cm di spessore. Durante i rovesci pero i fiocchi di neve sono riusciti a spingersi anche a quote più basse. Qualche fiocco di neve si è visto pure nella città di Midelt, dove la colonnina di mercurio si è spinta fin a -1,0°C.