Precipitazioni molto abbondanti in Francia sudoccidentale tra la sera di giovedì 27 e venerdì 28 ottobre. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 129 mm a Cap Bear, 91 a Perpignan, 55 a Mont Aigoual. Le piogge, spesso temporalesche, sono state accompagnate da forti venti da est-sudest.
Gravi inondazioni hanno interessato martedì 25 e mercoledì 26 ottobre (soprattutto martedì sera) la capitale del Ghana, Accra, uccidendo dodici persone, dicono i funzionari locali. Le inondazioni, con la tracimazione del fiume Odawna, hanno distrutto case, tagliato l’elettricità e costretto alla chiusura scuole e negozi. Il presidente John Atta Mills ha visitato le zone colpite, mentre squadre di emergenza hanno tratto in salvo le persone che si erano arrampicate sui tetti per sfuggire alle inondazioni. Le inondazioni nel mese di ottobre sono insolite in Ghana meridionale, dove la stagione delle piogge va da aprile a giugno, anche se il mese di ottobre presenta un “picco” secondario (la media di ottobre ad Accra è 64 mm). Nel nord del Ghana la stagione delle piogge va invece da metà maggio a settembre. Tra le 6 GMT del 24 ottobre e la stessa ora del 26 sono caduti 176 mm di pioggia ad Accra.
Situazione sempre critica in Thailandia, dove le inondazioni che hanno investito parte di Bangkok, risparmiando il suo centro commerciale e finanziario, dovrebbero cominciare ad abbassarsi entro qualche giorno. Lo ha annunciato la premier tailandese Yingluck Shinawatra. La capitale, che conta 12 milioni di abitanti, è ancora in massima allerta per il weekend, per la previsione dell’arrivo di una quantità d’acqua colossale, proveniente dalle pianure centrali del paese in coincidenza con alti coefficienti delle maree. Ma la situazione nelle prime ore di sabato 29 ottobre è apparsa migliore del previsto e la premier, che è stata duramente criticata per la gestione della crisi e che nei giorni scorsi aveva dichiarato che la capitale sarebbe rimasta alluvionata per un mese, ha precisato “Se tutti lavoreranno sodo, le acque a Bangkok inizieranno ad abbassarsi già dalla prima settimana di novembre”. Anche la città vecchia, soprattutto il quartiere cinese, è stata pesantemente coinvolta dalle inondazioni che hanno costretto i turisti a muoversi con i piedi dentro l’acqua. Il centro cittadino è invece rimasto all’asciutto, ma l’acqua ha raggiunto i quartieri lungo il fiume Chao Phraya. L’inondazione ha colpito anche il piano terra del Palazzo Reale. Il centro di coordinamento dei soccorsi, allestito all’aeroporto Don Mueang, è stato smantellato nelle ultime ore dopo essere stato a sua volta investito dalle acque e privato dell’elettricità. Decine di migliaia di residenti nella capitale Bangkok, tailandesi e stranieri, hanno lasciato la città diretti alle località balneari nel sud del paese. La stagione del monsone, particolarmente abbondante, ha provocato la morte di almeno 381 persone nel paese asiatico. Diversi governi hanno sconsigliato ai loro cittadini di recarsi a Bangkok, anche se l’aeroporto internazionale Suvarnabhumi funziona regolarmente. La Banca di Thailandia ha annunciato la diminuzione delle previsioni di crescita dal 4,1% al 2,6% per il 2011, dovuta ai danni della catastrofe naturale sulla produzione agricola e l’attività manifatturiera.
Autunno molto mite fino ad ora nel nord della Norvegia. Nel Nordland è stato registrato 18,6 °C di massima il 26 ottobre a Sandnessjøen, nuovo record di caldo ottobrino nel nord della Norvegia. Il 26 ottobre, notevoli anche i 16,6°C di Bronnoysund, il 25 spiccano i 13,9°C di Hekkingen Fyr, a oltre 69°N, e gli 11,9°C di Hammerfest, oltre il 70° parallelo. Sempre il 25 ottobre, Vardo, nell’estremo NE della Norvegia, ha registrato una temperatura media di +7,0 °C (estremi 4,0°/10,0°C). Settembre e ottobre si classificano come tra i più caldi della storia del nord della Norvegia, e 15 stazioni del Troms e del Finnmark hanno registrato la temperatura media mensile più alta della storia. Tromso non ha ancora visto una nevicata con accumulo e vi sono state all’aeroporto Langnes solo tre deboli gelate (temperatura più bassa toccata -0,7°C), mentre la temperatura del mese viaggia quasi 3°C sopramedia.
Precipitano le temperature in Siberia. Appena superato il “muro” dei -35°C, sembra vicino a essere scavalcato anche quello dei primi -40°C stagionali. Venerdì 28 ottobre Segen-Kyuel è scesa a -37,8°C. Sotto i -35°C anche Batamaj (-36,8°C) e Verhojansk (-36,2°C). -34,7°C nell’altro “polo del freddo” Ojmjakon, -26,4°C a Jakutsk.
Temperature molto alte tra Senegal e sud della Mauritania venerdì 28 ottobre. In Senegal, Matam 42,5°C, Podor 41,5°C, Diourbel 41,2°C, Linguere 41,0°C, Kaolack 40,8°C. In Mauritania, Rosso 41,5°C, Kiffa 41,0°C. Alcune medie delle massime di ottobre, in °C, in Senegal: Podor 38,1°, Matam 38,0°, Linguere 37,2°.