Polonia e Ungheria colpite da forti temporali tra sabato 30 e domenica 31 maggio. Numerose le grandinate, ma soprattutto violente raffiche di vento con qualche fenomeno vorticoso, in alcuni casi veri tornado. E’ successo ad esempio a Kalnikow, nella regione polacca dei Precarpazi, in Polonia, dove una nube ad imbuto ha toccato terra diventando dunque un tornado. Ed un tornado ha creato molti danni anche a Malinowo, con alberi e linee elettriche abbattute. Tra Poznan e Trzcianki sono state le raffiche di vento a generare grande paura e danni. Temporale accampognato da forte vento anche su Varsavia: sulla capitale polacca 55 mm di pioggia sono caduti negli ultimi 4 giorni.
Analoga situazione in Ungheria. Numerose le nubi a imbuto (funnel cloud) avvistate, a Csor, Varpalota, Tiszaföldvár, e anche non distante da Budapest, a Godollo, e in molte altre località. E’ probabile che una di queste nubi ad imbuto abbia toccato terra diventando un tornado nella zona di Ipolytarnóc, dove sono infatti segnalati molti danni materiali.
Copiose le piogge cadute negli ultimi giorni. A Kekesteto dopo un mese molto secco ben 91 mm di pioggia sono caduti a partire dal 28 maggio, a Josvafo 50 mm negli ultimi due giorni, nello stesso periodo 35 mm sono caduti a Jeger e Nyiregyhaza.
Il fronte freddo che da venerdì scorso interessa l’Europa centro-orientale, e che è andato ad alimentare anche la circolazione ciclonica presente sul Mediterraneo, ha causato abbondanti precipitazioni su tutta la regione mitteleuropea. Piogge ancor più copiose di quelle polacche e ungheresi sono cadute in Austria, dove spesso l’orografia esalta i fenomeni. A Lunz 93 mm sono caduti tra venerdì e sabato, e 15 ulteriori mm lunedì; Sempre tra venerdì sabato 74 mm sono caduti a Reichenau, 71 a Bad Aussee, 66 a Hochkogelhaus e molte altre località hanno superato i 50 mm di accumulo. Le piogge sono arrivate assieme al freddo: a Ramsau-Dachstein, 1200 metri di quota, la temperatura minima del 30 maggio ha sfiorato gli 0 gradi. Al Sonnblick, 3100 metri di quota, dopo un record di +8°C raggiunti il 26 maggio ed una serie di giornate sempre sopra zero gradi anche di notte, il 28 la temperatura è precipitata a -9.7°C.
Non è l’unica forte perturbazione che ha interessato l’Europa centrale nel mese di maggio, sebbene sia stato caldissimo. Durante il mese, infatti, non sono mancati i forti temporali, spesso grandinigeni, alimentati dagli scontri di masse d’aria differenti, come quelle d’origine africana e atlantica, o come in quest’ultimo caso dall’arrivo di un fronte freddo dal baltico. Rispetto a quest’ultima perturbazione in precedenza le piogge e i fenomeni erano stati più localizzati, ma spesso più violenti, come il 25 maggio, quando la Francia, il Belgio ed in parte la Germania sono state colpite da devastanti grandinate e da violente raffiche di vento con punte di 150 km/h, a metter fine ad un periodo di caldo record o quasi. Un sintomo forse di quell’estremizzazione climatica di cui tanto si parla, ma non scordiamoci che queste regioni sempre in bilico nel semestre estivo tra masse d’aria d’estrazione polare e tropicale, anche in passato subivano le conseguenze di fenomeni molto violenti. Le Havre, ad esempio, ad inizio del secolo scorso, fu devastata da un tornado, probabilmente un F4, del tutto simile a quelli che imperversano annualmente nelle pianure del mid-west americano.