Con l’avvicinarsi del tifone Lupit sulle Filippine, sono migliaia le persone che sono state evacuate nel nord della grande isola di Luzon, nelle aree maggiormente a rischio di inondazioni e smottamenti.
Le Filippine sono state duramente colpite nelle ultime settimane da altri due tifoni. Ketsana ha devastato soprattutto l’area intorno a Manila, mentre Parma ha insistito per giorni soprattutto nel nordovest di Luzon, apportando fino a oltre 2000 mm di pioggia in alcune aree, in particolare quelle montane intorno a Baguio. Le due tempeste hanno causato la morte di almeno 850 persone.
Oltre alle perdite umane, immensi sono stati i danni materiali alle infrastrutture, come pure quelli alle colture.
L’esercito filippino è in stato di massima allerta per l’arrivo di Lupit. Le forze armate filippine, già nelle situazioni di calamità naturali descritte, sono state essenziali per fornire acqua potabile, medicinali e soccorso. I militari hanno tratto in salvo centinaia di persone rifugiatesi sui tetti nelle aree inondate.
Tornando ai danni all’agricoltura, pesantemente danneggiato è stato anche il raccolto del riso, alimento base dell’alimentazione dei filippini. Il fatto che il raccolto sia stato compromesso ha inoltre fatto impennare il prezzo.
Alle 6 GMT di mercoledì 21 ottobre, Lupit era centrato a 19,8°N 126,3°E, a est-nordest dell’estremità nordorientale di Luzon, accompagnato da venti sostenuti fino a 145 km/h (raffiche fino a 185 km/h), era cioè un tifone di categoria 1 della scala Saffir-Simpson. La tempesta si muoveva a 11 km/h verso ovest-sudovest.
Nei prossimi giorni, Lupit dovrebbe continuare a spostarsi verso ovest-sudovest, rinforzando fino alla categoria 2. Il landfall è previsto a est di Laoag, intorno alle 18 GMT di giovedì 22 ottobre, come tifone di categoria 2, con venti sostenuti fino a 165 km/h.
Successivamente, Lupit potrebbe attraversare il nord di Luzon da ovest a est, restando vicinissimo alla linea di costa, indebolendosi leggermente, ma portando piogge comunque molto intense giovedì e venerdì nel centro-nord dell’isola, per poi tornare in mare aperto nel Mar Cinese Meridionale, con successivo possibile obiettivo, anche se la previsione va confermata, l’isola cinese di Hainan.
Tuttavia non c’è ancora certezza sulla traiettoria che seguirà Lupit, i modelli di previsione meteorologica non sono concordi. C’è quindi ancora la speranza che Lupit interessi solo marginalmente le Filippine.