Spagna, ancora Spagna: è Lei e non l’Italia la nazione leader, non solo nel calcio, anche per il caldo. L’aria rovente in risalita dal Marocco ha portato i termometri, venerdì 27 giugno, a superare i 40 gradi a Cordoba e Siviglia. Nelle due capitali andaluse il termometro ha raggiunto +41.1°C. In Extremadura +39.6°C a Badajoz e +37.6°C a Caceres. I forti contrasti europei si riproducono, in piccolo, nella stessa Penisola Iberica. Lo stesso giorno a Santander, in Cantabria, affacciata sull’Atlantico, massima di +20.8°C. Similari i giorni successivi: sempre fresco sulle regioni atlantiche, roventi quelle del Sud, con Badajoz a raggiungere +39.8°C e Cordoba +39.6°C. Caldissimo anche in Marocco: giovedì e venerdì +45.1°C e +45.3°C a Marrakech; venerdì +45.8°C a Safi.
L’estate latita invece sul Nord Europa. Temperature di giugno nella norma su Isole Britanniche e Paesi Scandinavi, che vuol dire diffusi valori sotto i 20 gradi. Ad Oslo massime sempre sotto i 20 gradi dall’11 al 28 giugno; ad Helsinki ultima massima sopra i 20 gradi l’8 giugno; ad Aberdeen solo 3 massime sopra i 20 gradi in tutto il mese; a Dublino soltanto 2.
Il Centro Europa è dunque sempre terra di confine tra le aree cicloniche del Nord, e le risalite subtropicali da Sud. Intensi temporali hanno continuato negli ultimi giorni a martellare l’Austria, l’Ungheria e parte dei Balcani. Ed ecco le solite raffiche di vento, grandinate, accenni di trombe d’aria, allagamenti: tutte situazioni comuni in queste regioni continentali d’Europa durante l’Estate. Nella giornata di ieri un calo dei geopotenziali e l’ingresso in quota di aria più fresca dai quadranti occidentali, hanno permesso lo sviluppo dei temporali anche sull’Italia. Particolarmente intense le piogge su Torino e Milano: nel capoluogo piemontese scesi fino a 70 mm di pioggia; su Milano tra i 30 e i 40 mm. Temporali localmente intensi si sono avuti anche sul Centro e Sud Italia.
L’inverno sta colpendo duro in Nuova Zelanda. Christchurch ha già visto cadere la neve in questo mese di giugno, e non è un evento comunissimo. Nella città, nota per fungere da base per le spedizioni antartiche, massime tra +6.8°C e +9.3°C negli ultimi 4 giorni, e 45 mm di pioggia nella giornata di sabato. A Dunedin minima odierna di -3.4°C (media del periodo +3°C), a Invercargill -3.5°C. Lontani comunque i record di freddo.
Piogge torrenziali hanno continuato a colpire la Cina anche dopo il passaggio del tifone Fengshen. Domenica nella provincia del Guangdong 4 persone sono perite in seguito agli smottamenti del terreno causati dalla pioggia. Nel frattempo i rimasugli di Fengshen hanno impattato sul Giappone, facendo cadere, sabato, 88 mm di pioggia su Nagasaki e 120 su Kochi.
Caldo e tempeste di sabbia nel Medio Oriente. In Arabia Saudita domenica +48.2°C ad Al-Ahsa; a Dharhan dal giorno 21 massime sempre comprese tra +47 e +49°C, la media del periodo è +42°C, il record +51°C. Ancora più caldo nel Kuwait. All’aeroporto internazionale del piccolo stato arabo toccati sabato e domenica +49.3°C, a due gradi dal record assoluto. Negli Emirati Arabi +48.3°C ad Abu Dabhi e +49°C ad Al Ain. In Iraq +47°C a Baghdad giovedì e venerdì. Ma è in Iran che si è superata la soglia dei 50 gradi. Ciò è avvenuto domenica a Omidyeh-Aghajari, quando il termometro ha raggiunto +50.6°C. Vicine a tale soglia anche Dezful, Ahwaz e Abadan. Invece la parte sud-orientale della nazione è stata colpita da una violenta tempesta di sabbia. Interessata soprattutto la zona di Zahak nel Belucistan. Il vento oltre i 100 km/h ha consigliato la chiusura di tutte le attività, eccetto quelle legate all’emergenza.
La tempesta tropicale Boris è nata nel Pacifico Orientale e si trova 1500 km a sud-ovest della Baja California. Attualmente non è previsto un suo rinforzo rispetto alle condizioni attuali che vedono soffiare il vento a 100 km/h; né è previsto il suo landfall. Seguiremo la tempesta nel caso in cui dovesse avvicinarsi a qualche terra emersa.