Negli ultimi giorni oltre che in Italia (di nuovo 30 gradi ieri a Olbia) ha fatto caldissimo anche in Portogallo e Francia, e ancor più, con caldo sempre crescente, in Spagna, dove ieri è stata una giornata record sulla costa mediterranea (Leggi l’approfondimento).
Ma se nel sud-ovest del continente fa sempre più caldo – anche oggi in provincia di Malaga si stanno avvicinando i 35 gradi -, nel nord-est d’Europa fa sempre più freddo.
Ieri Hoseda-Hard ha toccato -25°C, e la differenza tra tale temperatura e la massima del continente raggiunta a Valencia di 35,8°C, si è allargata ancor più raggiungendo 60,8°C!
Oggi lato caldo si evidenziano i 34,5°C di Torremolinos (Malaga), dato ancora provvisorio, lato freddo, ad un lieve recupero di Hoseda-Hard e di altre località dell’estremo artico orientale europeo, si contrappone un ulteriore raffreddamento della zona artica russa più occidentale e della Finlandia.
In Russia Kanevka ha raggiunto -23,3°C, Nizhnyaya Pesha -21,6°C (ieri -24,4°C), Verkhove Lotta -22,5°C, Apatitovaya e Lovozero -21,1°C, Vendinga -20,7°C (ieri -22,5°C), Moseyevo -20,6°C. Tra le città, notevoli i -17,9°C di Arcangelo, 18 gradi sotto media e non troppo distanti dal record mensile di -21,1°C. Non male nemmeno la minima di Mosca, -5,8°C, ma soprattutto la temperatura non è cresciuta durante il giorno (massima provvisoria -5,2°C), mentre su San Pietroburgo da ieri sera nevica a tratti (senza accumulo sulle strade cittadine) ed è in corso la minima di giornata registrata alle ore 14 italiane di -2,6°C. Pesanti nevicate stanno interessando la Russia centrale europea, particolarmente colpita è Kirov, ma anche Nizhny Novgorod, Joskar-Ola, Kostroma ed altre. Molte zone della Russia stanno avendo oggi massime inferiori agli zero gradi (giornata di ghiaccio).
Scende sotto i -20°C la Finlandia: Ivalo -20,5°C, Taivalkoski -20°C. Poi Salla -19,6°C, Sodankyla -18,8°C. Le temperature in questa zona sono circa 15 gradi inferiori alle medie del periodo e pari a quelle dei mesi invernali.
Come il caldo anomalo che si è accumulato nel Sahara occidentale può aver influito sul caldissimo ottobre mediterraneo, il freddo e la neve precoci in Russia potrebbero incidere, se non sull’intero inverno, quanto meno sul mese di novembre europeo. Non è una certezza ma una possibilità con un fondamento climatologico.