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Estremo Oriente: Tifone Nari verso la Corea del Sud

di Paolo Zamparutti
16 Set 2007 - 11:07
in Senza categoria
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Ore 20.30 GMT di sabato 15 settembre: il tifone Nari "punta" pericolosamente la Corea del Sud (fonte www.jma.go.jp).
Il tifone Nari, dopo aver interessato con il suo passaggio le isole Ryukyu, è ora in azione nel Mar Cinese Orientale. Sabato alle 12 GMT, Nari era centrato a 30,0°N 126,2°E, accompagnato da venti sostenuti fino a 175 km/h (tifone di categoria 2). Nari si spostava verso nord-nordest, indebolendosi, con previsione di venti fino a oltre 165 km/h alle 0 GMT di domenica. Secondo le previsioni, Nari si sposterà verso nord-nordest domenica, transitando dapprima presso l’isola coreana Cheju, a sud della penisola di Corea, quindi attraversando da sudovest a nordest la parte meridionale della Corea del Sud (dove è stato diramato lo stato di allerta), indebolito a tifone di categoria 1 ma ancora pericoloso. Successivamente, Nari proseguirà la sua corsa, declassato a “tropical storm”, sul Mar del Giappone.

Nella parte ovest del Pacifico Settentrionale, si è intanto formata una nuova depressione tropicale, che alle 12 GMT di sabato era centrata a 20,0°N 132,4°E, accompagnata da venti sostenuti fino a 55 km/h. 13 W, così per ora si chiama il sistema perturbato, si muove verso nordovest, rinforzando. Già alle 0 GMT di domenica dovrebbe raggiungere lo status di “tropical storm”, rimanendo ancora tale alle 12 GMT di domenica, con vento sostenuto fino a oltre 70 km/h. Successivamente, 13 W continuerà, secondo le previsioni, a rinforzare, dirigendosi verso nordovest, quindi verso quelle stesse isole Ryukyu già colpite da Nari, dove potrebbe giungere lunedì sera/notte, forse come tifone di categoria 1.

Venerdì 14 settembre, il tempo è stato instabile, a tratti perturbato, a est delle Ande, dal Paraguay sudorientale alla Patagonia settentrionale. Le temperature massime hanno superato i 40°C nel Paraguay nordoccidentale (Mariscal Estigarribia 41,5°C, 10°C oltre la media del periodo, Base 5 “Gral A.Jara” 41,0°C, notevoli anche i 38,2°C di Asuncion), mentre sono rimaste sotto i 10°C sotto i cieli piovosi dell’Argentina centrale (9,2°C a Bahia Blanca, 9°C al di sotto della media delle massime del periodo, e San Rafael, nel nord del paese invece 35,0°C a Iguazu, 34,4°C a Formosa, 9°C oltre la media quest’ultima). Un fronte freddo si trovava a separare quindi due masse d’aria molto diverse, con una robusta area anticiclonica (caratterizzata da aria fredda e stabile) sulla Patagonia al lavoro per sospingere verso nord il freddo. Riguardo alle precipitazioni esse non sono state in genere molto abbondanti. Tra le 6 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 30 mm a Paso de Los Libres, 20 ad Azul.

In settembre iniziano le piogge autunnali all’estremità meridionale del Mar Caspio, in territorio iraniano. Ad Anzali sono caduti 61 mm di pioggia tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato.

A La Mecca, in Arabia Saudita, città santa dell’Islam, il pomeriggio di mercoledì 12 settembre è stato segnato da un raro temporale tardo-estivo. Sono caduti solo 9 mm di pioggia, ma un tale quantitativo è notevole nell’aridissimo deserto dell’Arabia Occidentale. La media pluviometrica di settembre a La Mecca è 5 mm.

Mentre nell’Artico canadese le temperature minime scendono ormai diffusamente sotto i -10°C, cominciano i primi segni “meno” anche negli stati più meridionali del Canada. Venerdì 14 settembre, in Saskatchewan, la capitale della provincia, Regina, è scesa fino a -7,9°C, mentre Estevan si è fermata a -7,6°C e Val Marie ha registrato -4,7°C. Intense gelate anche in Alberta, con -3,3°C a Edmonton.

Venti con intensità da uragano hanno investito la base australiana di Casey, sulla costa dell’Antartide orientale, sabato. Il vento sostenuto ha toccato i 155 km/h, ma nelle raffiche si sono toccati i 175 km/h. La temperatura durante l’evento si è mantenuta sotto i -10°C.

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