SBALZI TERMICI IMPRESSIONANTI – Non finisce più di stupire questo mese di maggio, caratterizzato da una dinamicità estrema un po’ su tutta l’Europa. Molti di voi ricorderanno il tardivo ritorno dell’inverno nella prima parte del mese alle alte latitudini, con temperature scese in picchiata non solo in Scandinavia, ma persino sul Regno Unito dove si sono registrati valori minimi sottozero e nevicate fino al livello del mare sulla Scozia. Ora la situazione è mutata: dopo una fase di transizione caratterizzata da vicende meteo alterne e passaggi perturbati frequenti, negli ultimi giorni un vigoroso anticiclone si è gonfiato come un pavone ponendo i propri massimi proprio tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava.
TEMPERATURE ELEVATE, PICCHI RECORD – Il clima è divenuto così praticamente estivo, anche se è bene specificare che questi valori in realtà non si raggiungono nemmeno nel cuore dell’estate: si tratta quindi di temperature ben superiori alle medie di luglio. Sul Regno Unito da qualche giorno si misurano punte di temperatura attorno ai 27-28 gradi da Londra fino alle località più a nord della Scozia. Caldo ancor più eccezionale nel sud della Norvegia, dove addirittura in qualche caso la colonnina di mercurio ha sfondato la soglia dei 30 gradi, con la punta massima di +30.6°C a Gvarv che rappresenta il primato più precoce nella storia dei valori sopra i 30 gradi registrati in Norvegia. I +28.9°C registrati a Oslo/Blindern rappresentano il nuovo Record Mensile, che supera di mezzo grado il precedente che risaliva al 29 maggio 1946 con +28.4°C.
CAMBIAMENTO AD INIZIO SETTIMANA – Questa parentesi di caldo anomalo non è destinata a durare ancora a lungo: sole e temperature così elevate si prenderanno lo spazio del week-end, anche se già domenica inizieranno a manifestarsi i primi cenni di cambiamento con il potente anticiclone che inizierà a ritirarsi verso ovest, andando a collocare i massimi barici sull’Islanda. L’arretramento dell’alta pressione spalancherà così le porte all’intrusione di una saccatura artica: incredibile la nuova flessione delle temperature con il clima che tornerà a farsi quasi invernale sulle zone centro-settentrionali scandinave, in particolare per quel che concerne il lato norvegese, ma l’aria fredda riuscirà a penetrare fin sul Baltico.