L’eccezionale anticiclone che ha imperversato per giorni sull’Europa è stato controbilanciato da una situazione altrettanto anomala tra il Basso Mediterraneo ed i paesi nord-africani, dove si è incastrata un’area instabile che ha rinnovato la continua formazione di temporali. I fenomeni hanno assunto caratteristiche a tratti alluvionali in alcune località della Tunisia e dell’entroterra algerino, ma negli ultimi giorni anche la Libia ha dovuto fronteggiare situazioni di maltempo a sfondo temporalesco del tutto eccezionali, con nubifragi capaci di scaricare quantitativi di pioggia impressionanti, mai visti con una violenza così inaudita.
Fra i vari episodi temporaleschi, quello del pomeriggio di lunedì è stato il più intenso che si è scatenato su Tripoli e zone circostanti. Molti quartieri, i più bassi, sono rimasti allagati da diverse decine di centimetri d’acqua, tanto da sommergere quasi per intero le automobili rendendo impossibile la circolazione stradale: molti cittadini, per trovare riparo, sono stati costretti a salire sui ponti o sui tetti delle proprie abitazioni.
Va detto che sulla Capitale l’acqua è salita su livelli così elevati, per l’esondazione di alcuni torrenti che hanno trasportato l’acqua proveniente dalle alture di Bani Walid, interessate anch’esse da forti rovesci. Non si hanno dati attendibili e ufficiali di quanta pioggia sia caduta, anche perché la stazione meteo di Tripoli non comunica dati da diversi mesi, effetto derivante dal fatto che l’intero paese è stato scosso dalla lunga e sanguinosa guerra, che ha visto la caduta del regime ultra quarantennale di Gheddafi. Molti cittadini si sono potuti collegare sui principali strumenti della Rete Internet, dove hanno lasciato materiale fotografico eloquente