E’ stata più che sorprendente la nevicata che ha colpito Vladivostok la notte tra il 29 e il 30 settembre, per la verità piuttosto debole, ma in netto anticipo sui tempi, anzi di più, da record. Perché il precedente record di precocità nevosa della città nell’estremo oriente russo, era stato stabilito oltre mezzo secolo fa, il 4 ottobre del 1963!
Ed è stato battuto anche il record di freddo mensile: gli 1,3°C registrati nell’ultima notte del mese (in concomitanza con la nevicata) superano i 2,2°C, precedente record, registrati nel settembre del 1964.
Non è stata invece la prima nevicata dell’anno a Norilsk, perché già il 5 settembre erano caduti i primi fiocchi (Vedi l’articolo dedicato) e poi aveva di nuovo nevicato lasciando poche tracce al suolo il 24 e il 26 settembre, ma è stata la prima con buon accumulo al suolo e che di fatto ha dato il via alla stagione invernale in una delle principali città dell’Artico Russo, con un clima che, definire inclemente è un eufemismo, con i suoi 130 giorni di tempeste di neve all’anno, più di uno su tre! E quasi tutti compresi tra ottobre e maggio, periodo durante il quale nevica quasi sempre!
Questa prima importante nevicata della nuova stagione è avvenuta tra il 27 e il 28 settembre, lasciando al suolo 7 cm di manto bianco, ed è in linea con le attese, visto che a Norilsk la neve prende il sopravvento sulla pioggia nella seconda parte di settembre. D’ora in poi, fino ad almeno la metà di maggio, avremo quasi solo nevicate. Il 27 settembre è stata anche la prima “giornata di ghiaccio” della nuova stagione, vale a dire sia con temperatura minima che massima sotto gli zero gradi. D’ora in avanti fino a maggio, diverrà una consuetudine.