Non è solo l’Atlantico a sfornare perturbazioni a ripetizione. All’estremità opposta del continente euroasiatico, dove la Siberia si tuffa nel Mare di Okhotsk, le depressioni del nord Pacifico stanno portando eccezionale mitezza in Chukotka, Kamchatka, Jakuzia nord-orientale e Oblast di Magadan.
Vi abbiamo già informato del record di caldo di Petropavlosk-Kamchatskij raggiunto il 5 febbraio con 5,3°C, come di quello di Ojmjakon che il 9 febbraio ha raggiunto -12,5°C, valore che è 23 gradi superiore alle medie massime mensili!
Ora è la volta di Magadan, la città capitale dell’omonima provincia, l’8 febbraio, peraltro ad inizio mattinata, sotto l’impulso di forti venti orientali provenienti dal mare, ha raggiunto una temperatura di 3,2°C, superando il record del febbraio 1968 che si attestava a 2,5°C, mentre la media è -14,2°C.
Ma il periodo insolitamente caldo non è durato lo spazio di un giorno, ma prosegue ormai da 10 giorni, tanto che le temperature di questo febbraio sono finora 9 gradi superiori alle medie climatiche.
Questa “primavera” anticipata pare che abbia portato alla gemmazione dei salici. Ma il caldo e il forte vento sono stati anche all’origine di vari problemi: le operazioni nel porto di Magadan sono state ripetutamente interrotte a causa del forte vento, mentre diverse importanti arterie stradali sono state bloccate a causa delle valanghe o della scarsa visibilità indotta dalle tempeste di neve.
Da notare che a Magadan per qualche ora tra il 6 e il 7 febbraio ha addirittura piovuto! Attualmente Magadan è invece interessata da una tempesta di neve con temperatura precipitata in poche ore a -10°C e manto nevoso in rapida crescita.