Quest’anno non passa settimana che siamo qui a descrivere l’ennesimo evento meteo estremo.
FRANCIA, sabato pomeriggio: la costa Azzurra è stata bersagliata da un’area temporalesca di eccezionale intensità, che ha scaricato picchi di 200 millimetri sulla costa e oltre sulle colline antistanti il sud delle Alpi Marittime (si parla di 400 millimetri di pioggia in due ore).
Météo-France comunica che tra le 19 ore e 22 ore, 180 millimetri di pioggia sono caduta a Cannes, 159 mm a Mandelieu-la-Napoule, e 100 mm a Valbonne (vicino a Biot). Tutte quelle indicate sono località costiere, ma le maggiori piogge sono avvenute nei rilievi antistanti, e si parla di valori di 400 millimetri in due ore.
Nella serata di ieri e stanotte, allagamenti diffusi si sono avuti in importanti località: Cannes, Antibes, Mandelieu-la-Napoule, Villeneuve-Loubet e la grande Nizza.
E’ stata un’alluvione lampo che si è consumata in tempi brevissimi. Quella che giornalisticamente viene definita “bomba d’acqua”.
La popolazione non era pronta a subire un simile attacco dalla natura, e secondo i dati diffusi stamattina, i morti accertati sarebbero almeno 13.
Non sembrerebbe fossero attive misure di emergenza (c’era comunque un’allerta meteo), con allerta meteo di massimo livello, quelle che in Italia ormai decretano la chiusura di scuole e uffici pubblici, ma che salvano vite umane.
E’ stata un’ecatombe, un evento meteo non facilmente prevedibile, ma il cui rischio era abbastanza palese già da ore, vista l’intensità dei temporali che si manifestavano nella vicina area di Montpellier, oltre che le proiezioni dei modelli matematici di previsione.
L’alluvione pare sia estesa anche ai settori sud delle Alpi Marittime francesi.
Eventi meteo estremi dovrebbero generare un sistema di allerta diffuso, come quello che è stato adottato a Genova, dove la popolazione riceve SMS con avvisi di non uscire di casa e prendere l’auto.
Tutte le vittime sono state sorprese in condizioni di vita normale, come se dal cielo cadesse una normale pioggia.