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Diluvio a Finike, nel sudovest della Turchia

di Giovanni Staiano
22 Dic 2004 - 08:06
in Senza categoria
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Campagna nei dintorni di Zurigo la mattina del 20 dicembre dopo la nevicata della notte. Foto di "Tramontana Scura" dal forum del meteogiornale.
Già in un precedente articolo abbiamo scritto delle piogge intense di Finike, città nel sudovest turco, investita da persistenti correnti meridionali umide, con precipitazioni esaltate dall’effetto stau. Sono caduti in 72 ore ben 398 mm, così ripartiti: sabato 59 mm, domenica 254 mm, lunedì 85 mm. La non lontana Antalya, in posizione geograficamente simile, se l’è cavata molto meglio, con accumuli modesti sabato e lunedì e 58 mm domenica. La stessa area perturbata ha investito sabato e domenica l’isola greca, ma vicina alle coste turche, di Rodi, con 132 mm (67 sabato, 65 domenica).

Le correnti meridionali hanno gradualmente interessato anche la parte orientale della Turchia, ponendo fine finalmente alla fase “artica” vissuta da Erzurum e Kars, le due alte città (oltre 1700 m) del nordest, da giorni sotto i -20°C nelle minime e i -10°C nelle massime. Domenica 19 il freddo era ancora tremendo (estremi -30,6°/-10,7°C a Erzurum, -30,2°/-13,6°C a Kars, per inciso le due città entrambe con neve al suolo, certamente complice con l’albedo di queste temperature, 12 cm Erzurum, 10 a Kars), ma la notte seguente soprattutto Erzurum, con il cielo coperto e anche neve debole, non è scesa più di tanto, avvicinando poi addirittura lo zero durante la giornata di lunedì (estremi termici -12,1°/-3-3°C). Più lieve il riscaldamento di Kars, con estremi lunedì -22,2°/-8,2°C.

Torniamo sulla neve in Baviera e Austria di domenica 19 dicembre. Sono caduti, espressi in pioggia equivalente, 11 mm a Monaco (neve al suolo 14 cm), 26 mm a Kempten (neve al suolo 28 cm), 24 mm a Garmisch (neve al suolo 38 cm), 21 mm alla Zugspitze (neve al suolo 135 cm), 6 mm a Salisburgo (neve al suolo 7 cm), 11 mm a Feuerkogel (neve al suolo 55 cm), 9 mm a Sonnblick (m 3105, neve al suolo 145 cm). Dopo la nevicata il cielo si è schiarito e la notte seguente la combinazione tra aria fredda, scarsa ventilazione, cielo sereno o poco nuvoloso, effetto albedo, ha fatto scendere molto le temperature in Baviera, con minime -15,7°C all’aeroporto di Monaco e -16,3°C ad Augsburg.

Negli USA, vasti come sono, c’è spazio in uno stesso giorno per fenomeni diversissimi. Domenica 19 dicembre quindi, da un lato una colata artica spintasi molto a sud sfruttando gli ampi spazi aperti delle pianure centrali ha portato gelo molto intenso soprattutto in Minnesota e North Dakota (minime Duluth -27,8°C, Fargo -24,4°C) ma anche temperature minime negative fino in Georgia (Atlanta -1,1°C) e persino nel nord della Florida (Tallahassee -1,7°C), dall’altro ha fatto un caldo davvero insolito nella pur mite California, con massime 28,3°C a San Diego e 27,2°C a Los Angeles. Tornando a Tallahassee, notti con gelo non sono eccezionali, tuttavia restano un evento significativo, in una città con media delle minime di dicembre di 5°C.

Il gelo del Minnesota ha interessato ovviamente anche le regioni canadesi di confine, poco più a nord di questo stato. Nella notte fra sabato 18 e domenica 19 dicembre segnaliamo le minime di -30,0°C a Winnipeg (nel sud del Manitoba) e -30,4°C a Thunder Bay, nell’Ontario, sulle rive del Lago Superiore. La notte seguente l’onda fredda si è spostata verso est e Ottawa, in Ontario, è precipitata a -30,3°C , circa 20°C al di sotto della medie delle minime di dicembre.

Situata vicina al confine con il Paraguay, la città argentina di Corrientes riceve normalmente 120 mm di pioggia in dicembre. Non male quindi l’accumulo delle 24 ore antecedenti le 12 GMT di lunedì, quando sono scesi 43 mm.

Appena a nord dell’Equatore, la città indonesiana di Medan è abituata ai “regolari” rovesci, per lo più pomeridiano/serali, delle zone intertropicali. La media pluviometrica di dicembre è di ben 200 mm. Oltre un quarto di questo quantitativo è caduto in sole 6 ore, con 51 mm scesi dal cielo tra le 6 e le 12 GMT di lunedì 20.

In Tanzania siamo nella stagione delle piogge, tuttavia i 120 mm caduti a Dodoma domenica 19 dicembre sono notevoli, visto che la media pluviometrica di dicembre sulla città, capitale del paese, è di 112 mm. Più normali i 52 mm caduti, sempre domenica, a Mtwara, la cui media di dicembre è di 157 mm.

Sempre in Africa segnaliamo ancora la persistenza di temperature superiori alla norma nel Sahel. Il 19 dicembre nell’entroterra del Senegal, Kaolack ha avuto estremi termici 23,4°/37,3°C e Matam 21,0°/36,8°C, rimanendo entrambe circa 5°C al di sopra delle medie di dicembre. In Mali gli estremi termici di Bamako sono stati 21,1°/36,7°C (circa 4°C al di sopra della media), quelli di Kayes 23,0°/38,0°C (5°C oltre le medie).

Altro paese con temperature al di sopra della media in questo periodo è la Corea del Sud. Seoul ha medie di dicembre -5,2°/3,2°C per minime e massime, valori che salgono a 1,0°/9,3°C per la meridionale Pusan. Il 19 dicembre gli estremi nella capitale sono stati 0,4°/9,8°C (circa 6°C oltre le medie), a Pusan 6,7°/14,6°C (5°C abbondanti oltre le medie).

Un cenno alla Siberia, dove il 19 dicembre Ojmjakon, che ricordiamo si trova a oltre 700 m di altitudine, ha ritoccato il limite di freddo stagionale, con una minima di -56,2°C (massima -53,9°C, pressione oltre 1050 hpa, riportata al livello del mare). Nella “hit parade” del gelo, domenica 19 la seconda piazza è toccata a Tompo (-55,9°C).

Del gran caldo di domenica 19 in alcune regioni dell’Australia (massime Perth 37,1°C, Sydney 39,6°C) abbiamo trattato in un articolo di approfondimento.

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