Temperature elevate per il periodo stanno interessando l’intero Plateau Antartico, con valori che, seppur non da record, in alcuni casi sono prossimi ai massimi storici. Nel periodo 1-5 dicembre la temperatura media della base americana Amundsen-Scott, al Polo Sud geografico, è stata di -27,8 °C contro una normale (1958-2002) di -31,4 °C. Ed ecco le massime a confronto col limite giornaliero d’archivio (valore tra parentesi, comprensivo dell’anno di osservazione):
4 dicembre -22,4 °C (-21,7 °C nel 1976)
5 dicembre -22,4 °C (-21,7 °C nel 1976)
6 dicembre -22,2 °C (-20,0 °C nel 1989)
L’ultimo dato (6 dicembre) è riferito alle 0600 UTC. Anche alla base russa Vostok si sono registrate temperature insolite per l’inizio di dicembre, mese che segna l’esordio dell’estate antartica, ma che vede il periodo più caldo solo fra la terza decade e la prima di gennaio; ebbene, la massima del 5 dicembre è stata di -25,2 °C ma, alle 0600 UTC del 6 dicembre, i termometri facevano già segnare -24,6 °C. Alla base italo francese Concordia invece, alle 0700 UTC del 6 dicembre si erano raggiunti i -24,5 °C.
Il caldo di questi giorni fa seguito a un novembre in anomalia positiva sia ad Amundsen-Scott (-37,0 °C con scarto di +1,4 °C dalla normale: valore ufficioso, il più elevato dal 2001) che a Vostok (-40,6 °C con scarto di +2,2 °C dalla normale), mentre a Concordia il mese ha avuto un andamento opposto: la media dovrebbe infatti essere la più bassa da quando la base è divenuta operativa. Il motivo dell’incertezza può essere facilmente compreso dal seguente catalogo, dove manca il dato del novembre 2006:
2005 -40,0 °C
2006 n.d.
2007 -41,2 °C
2008 -38,9 °C
2009 -42,1 °C
La stazione automatica australiana Dome A infine ha registrato la media di novembre più alta da quando è stata installata:
2005 -40,6 °C
2006 -41,2 °C
2007 -40,1 °C
2008 -40,4 °C
2009 -38,7 °C