La stagione tropicale atlantica non smette di stupirci. Vince era stata la prima tempesta tropicale a generarsi in acque extra-tropicali e a raggiungere le coste europee da tempi immemori. Pochi giorni fa Delta ha seguito quasi le stesse tracce di Vince, formandosi solopiù a sud sempre nell’Oceano Atlantico centro-orientale, e dirigendosi verso le Canarie e le coste del Marocco, proprio nel periodo in cui l’aria artica, dopo aver preso possesso dell’Europa, giungeva fin alle porte dell’Africa. Delta non ha fatto in tempo a raggiungere la terra ferma, dissipandosi in Oceano nella giornata di ieri 29 novembre. Ma vediamo la cronaca di quest’altra strana tempesta di questa memorabile stagione.
Delta nasce il 23 novembre in pieno Oceano, alla latitudine di 26°N e alla longitudine di 40°W, circa 1800 km a sud ovest delle Azzorre. Comincia immediatamente a muoversi verso sud/sud-est, in direzione dell’Africa, accompagnata da venti sostenuti a 95 km/h.
Nei primi tre giorni di vita Delta si muove molto lentamente verso sud-ovest, raggiungendo i 22°N di latitudine e i 39°W di longitudine, accompagnata da venti sostenuti a non oltre 110km/h, ma indebolendosi gradualmente nel momento in cui trova condizioni dei venti in quota non favorevoli ad un suo ulteriore sviluppo. Poi…la svolta.
Il giorno 26 Delta comincia a muoversi rapidamente verso nord-est, ma la sua pressione centrale aumenta fino a 998 hPa (dopo aver raggiunto un minimo di 980 hPa) e la forza dei venti che l’accompagnano cala drasticamente, fino a raggiungere, durante la sera, i 65 km/h. Ma Delta rimane ancora un sistema dalle caratteristiche tropicali, che si alimenta cioè del calore della superficie marina.
Durante il giorno 27 Delta si avvicina sempre più alle Isole Canarie, acquistando nuova forza. Il sistema si riorganizza e e rischia di divenire un uragano. I venti sostenuti aumentano prima fino a 85 km/h, poi addirittura fino a 110 km/h, la pressione crolla in poche ore di quasi 20 hPa, portandosi a 982 hPa. Delta viaggia a 40 km/h in direzione delle Isole Canarie, da cui si trova distante ancora un migliaio di chilometri.
Sarà questa, raggiunta nel pomeriggio del 27 novembre, la massima intensità della tempesta. A partire dalla serata e per tutto il giorno 28, Delta comincia a perdere di forza, ma diventa extra-tropicale durante la mattinata del 28 novembre, quando è ancora accompagnata da venti sostenuti a 100 km/h, e quando si trova circa 400 km a ovest dell’Arcipelago di Madeira.
Gli effetti di Delta, combinati con quelli dell’aria fredda in discesa dall’Atlantico settentrionale, si sono fatti sentire soprattutto proprio su Madeira. Nell’isola di Funchal in due giorni sono caduti 71 mm di pioggia, con venti che hanno raggiunto i 32 km/h.
E la stagione delle tempeste sembra non conoscere fine. Appena esauritasi Delta, è nata Epsilon. Sta “navigando” in pieno Atlantico a ovest di Bermuda e per ora non minaccia alcuna terra ferma. Tempeste tropicali ed uragani ormai all’inizio dell’inverno, in Atlantico, sono rari ma possono ancora verificarsi; vedremo se quest’anno se ne svilupperanno in un numero mai accaduto in passato, seguendo l’eccezionale trend di tutto l’anno 2005.