Ieri pomeriggio Dean ha lambito nel suo passaggio le coste meridionali della Giamaica. Al momento abbiamo il riscontro della stazione meteo di Kingston che ha segnalato, prima del suo inevitabile blackout di qualche ora, una raffica alle ore 4PM locali di 130 km/h. Le zone più battute dalla forza dell’Uragano sono quelle, oltre che della capitale, di Rokie point, Morant Bay, Portomore, Port Esquivel, Alligator Bont, Black River e Negril. Si ipotizza dalle analisi dei satelliti che Dean abbia investito con potenza da terza categoria le zone della costa, quindi raffiche di vento fino a 200km orari. Domani probabilmente ci saranno notizie più dettagliate sui danni arrecati e sulle possibili vittime.
Attualmente Dean è localizzato alla latitudine 17.7°N e longitudine 79.7°W con pressione stimata a circa 926 hPa, venti a circa 240 km/h e si sta dirigendo alla velocità di circa 30 km/h con direzione ovest verso la costa dello Yucatan, dove potrebbe impattare con la massima potenza raggiunta nel suo tragitto stimata alla categoria 5, la massima della scala Saffir-Simpson, nel tardo pomeriggio di domani ora locale messicana.
Attualmente dalle analisi dei modelli matematici e del NHC di Miami, il sistema dopo esser passato a sud delle isole Cayman (in data odierna) impatterà sulla costa nella regione di Quintana Roo famosa per le sue località balneari e per il turismo. L’occhio dell’Uragano dovrebbe arrivare nella zona meridionale della regione probabilmente, dalle stime odierne, nei pressi di Tulum, finendo per procurare la forte ondata di marea nella zona dell’isola di Cozumel e nella costa fino alla località di Cancun.
Attualmente sono emesse allerte per le forti piogge sulle regioni meridionali dell’isola di Cuba e sulle isole Cayman, inoltre l’allerta diramata per il passaggio del sistema tropicale è emessa, oltre che per la regione Messicana, per la zona nord del Guatemala.
Sul futuro lontano di Dean invece per ora non ci sono certezze, l’ipotesi più probabile è che l’Uragano dopo una sua flessione nel passaggio sulla terraferma, possa intensifecarsi nuovamente nel Golfo del Messico per poi arrivare sulla costa tra il Messico e il Texas come Uragano di seconda categoria, anche se gli esperti non escludono che un’improvvisa virata e rallentamento della sua corsa possano contribuire ad un rafforzamento più elevato nel Golfo del Messico.