Il gelo è stato sempre molto intenso mercoledì 17 marzo in Finlandia. Pudasjarvi, poco oltre il 65° parallelo, ha registrato una minima di -30,5°C. Numerose le località scese sotto i -25°C, anche nel sud: Kajaani -28,7°C, Ahtari -28,1°C, Sodankyla -27,4°C, Mikkeli -27,1°C, Muonio -27,0°C, Jyvaskyla -26,7°C, Kilpisjarvi -26,3°C, Kevo -26,2°C, Pello -25,5°C, Kuopio -25,0°C- -24,5°C a Lahti, appena sopra il 60° parallelo, -19,6°C a Helsinki-Vantaa. Martedì, Sodankyla era precipitata fino a -35,0°C, -33,5°C a Pudasjarvi, -32,4°C a Salla, -31,0°C a Pello, -30,6°C a Kilpisjarvi, -29,8°C a Kajaani.
Mercoledì, gelo notevolissimo per metà marzo anche in Estonia, con -24,6°C a Johvi, -21,2°C a Tilrikoja, -18,5°C a Voru, -18,4°C a Jogeva, -18,2°C a Kunda, -17,6°C a Narva. Tallinn è scesa fino a “soli” -10,6°C, ma vi sono stati 2 mm di precipitazione nevosa nella capitale, dove il manto bianco è alto 47 cm.
In Svezia, mercoledì -30,1°C a Alvsbyn, -29,5°C a Vajmat, -28,9°C a Nattavaara, -28,3°C a Pajala, -27,4°C a Nikkaluokta, -27,3°C a Svartbyn. Le temperature erano state ancora più basse martedì: Nikkaluokta e Pajala -33,4°C, Karesuando -33,2°C, Rensjon -32,3°C, Naimakka -30,6°C, Vajmat -29,9°C. Sotto i -30°C martedì 16 marzo anche il nord della Norvegia, con -32,7°C a Cuovddatmohkki, -31,6°C a Sihcajarvi, -31,2°C a Karasjok, -30,4°C a Kautokeino. Mercoledì, -30,6°C a Kautokeino, -29,7°C a Sihcajarvi, -28,7°C a Cuovddatmohkki.
In Siberia, mercoledì 17 marzo il primato del freddo è stato ancora una volta nei due villaggi jacuziani che si contendono il primato di “polo del freddo”. Ojmjakon è sceso a -45,9°C, Verhojansk a -42,6°C, valori circa 4°C inferiori alle medie delle minime di marzo.
Gran caldo nel sud della Francia, solo una settimana dopo la grande nevicata di inizio marzo. In Francia, Biarritz, Dax e Socoa 23,5°C, Mont-de-Marsan 22,9°C, Bordeaux e Pau 22,5°C, Gourdon 22,0°C, Tarbes 21,6°C.
Caldo molto intenso in Africa subsahariana, con valori diffusamente 4°/6°C sopra media. Martedì, in Senegal, 42,3°C a Kaolack, 42,1°C a Linguere, 42,0°C a Kolda e Matam, 41,8°C a Diourbel. In Niger, 44,0°C a Birni-N’Konni, 42,5°C a Goure, 42,2°C a Maine-Soroa, 42,0°C a Tahoua, 41,7°C a Zinder. Mercoledì, ancora 44,0°C a Birni-N’Konni, 42,5°C a Gaya, 42,4°C a Tillabery, 42,2°C a Niamey.
Ancora più caldo in Sudan. Mercoledì 17 marzo, Abu Na’Ama 45,6°C, Gedaref 45,5°C, Umm Benin 44,4°C, Renk 44,0°C, Kadugli 43,6°C, Atbara 43,2°C, Damazine e Kosti 43,0°C, valori 4°/5°C sopra media.
Molto intenso anche il caldo in Pakistan. Mercoledì 17 marzo, 42,0°C la massima a Chhor, ma nel sud molte stazioni hanno superato i 36°C e anche nel nord i 30°C sono stati superati di slancio. Nel sud, Badin 39,0°C, Dal Bandin e Nawabshah 38,5°C, Jacobabad 38,2°C, Hyderabad 37,5°C, Karachi 36,7°C. Molto più a nord, 32,8°C a Lahore, 32,5°C a Peshawar, 32,0°C a Islamabad, valori 6°/8°C sopra media. Il caldo persiste da tempo in Pakistan. Dal 1 al 17 marzo, la media delle massime a Nawabshah è stata 37,1°C, a Karachi 33,3°C (33,3° e 28,8°C le medie delle massime di marzo).
Molto caldo anche in India centrale, dove mercoledì molte località hanno superato i 38°C e qualcuna ha valicato la soglia dei 40°C: Barmer 42,6°C, Akola e Ahmadabad 41,5°C, Rajkot e Jaisalmer 40,5°C, Jodhpur 40,0°C, Nagpur 39,8°C.
Forti piogge in Gabon, paese dell’Africa equatorile. Tra le 18 GMT di martedì 16 e la stessa ora di mercoledì 17 marzo, 168 mm a Lambarene, 73 a Libreville. Libreville ha una medie pluviometrica di marzo di 363 mm, terzo mese più piovoso dopo ottobre e novembre.
Le precipitazioni negli USA nordorientali, forti piogge alle quote medio-basse, neve in montagna, hanno continuato a essere abbondanti lunedì 15 marzo, con ulteriori 53 mm a Boston tra le 6 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, con un totale di 177 mm in 72 ore. Tra le 6 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 80 mm a Mount Washington (nevosi, 151 mm in 48 ore, manto nevoso cresciuto a 77 cm), 20 a Portland (82 in 48 ore), 13 a Providence (94 in 72 ore).
Le isole Figi hanno dichiarato lo stato di “calamità naturale” per il passaggio, avvenuto tra lunedì e martedì, sulle isole settentrionali e orientali dell’arcipelago del ciclone Tomas. 17000 persone sono state evacuate, i servizi telefonici ed elettrici sono saltati in molte zone. L’isola Viti Levu, la principale delle Figi, è stata poco toccata dal ciclone, che ha invece colpito pesantemente Vanua Levu, dove vi sono state inondazioni e danni notevoli. Da segnalare anche una vittima. Tomas ha interessato da nord a sud le Figi orientali, per poi allontanarsi verso sud, indebolendosi. Mercoledì, la traiettoria si è ancora modificata e Tomas ha iniziato a muoversi verso sudest, in mare aperto, scendendo allo status si “Tropical storm”.
L’altro ciclone in azione sul Pacifico Meridionale è Ului. Dopo essere transitato a sud delle Isole Salomone come tempesta di “categoria 5” della scala Saffir-Simpson, Ului è ora nel Mar dei Coralli e sembra essere una potenziale minaccia per le coste orientali del Queensland, dove potrebbe fare landfall nel fine settimana. Attualmente, Ului è un “categoria 3”, centrato a 14,4°S 158,0°E, accompagnato da venti sostenuti fino a 185 km/h. Giovedì Ului dovrebbe inizialmente dirigersi verso sud-sudest, quindi verso est-sudest, indebolendosi. Il landfall è al momento previsto intorno alle 12 GMT di sabato, a sud di Townsville, come ciclone di categoria 1.