Eccoci ad una nuova puntata di questa speciale rubrica dedicata alle località più fredde nell’inverno boreale.
Gli ultimi giorni stanno proponendo diverse novità, con il progressivo raffreddamento sia dell’Artico Canadese che delle aree più continentali della Siberia orientale.
Il 19 settembre la canadese Alert era stata la prima località a scendere sotto i -15°C, raggiungendo poi -16°C il giorno 20. Ma immediatamente il primato del gelo l’ha conquistato Svartevaeg, scesa a -17,4°C sempre il giorno 20 e nelle ultimissime ore a -17,5°C. Ieri il suo primato era stato insidiato da Isachsen con -17,3°C e da Eureka con -17,4°C. E la Russia?
Scesa per la prima volta sotto i -15°C solo il 24 settembre grazie a Vostocnaja, piccolo centro della Jacuzia sulla Lena Highway, il 25 con -16,1°C a Toko, villaggio, forse solo “baracca meteo”, al confine tra Jacuzia e Territorio di Habarovsk, a nord dei Monti Stanovoi, ritoccava il record. Ma è stata Ust’-Charky, sempre in Jacuzia, a battere il Canada sul tempo, grazie ai -17,5°C registrati il 25 settembre, poche ore prima di Svartevaeg. Da segnalare, lo stesso giorno, anche i -17°C di Vostocnaja.
Ormai, per i primi -20°C, è questione di giorni, vedremo se verranno raggiunti entro la fine del mese di settembre.
Intanto Summit, a 3500 metri di quota sul Plateau Groenlandese, potrebbe non essere lontana dai primi -40°C, misura che manca ormai dal lontano 7 maggio.