Non si attenua il gelo in Corea del Nord. Giovedì 3 gennaio, -30,4°C a Samjiyon, -29,1°C a Chunggang, -28,6°C a Yangdok, -28,5°C a Hyesan, Pyonggang e Kanggye, -27,9°C a Pungsan, -21,1°C nella capitale Pyongyang (con una massima di -11,6°C). Forte gelo anche in Corea del Sud: Cholwon -25,8°C, Munsan -24,5°C, Taegwallyong -23,9°C, Chunchon -23,1°C, Yongwol -21,6°C, Pyongtaek -21,2°C, Andong -18,5°C, Seoul -16,4°C (-9,3°C la massima nella capitale sudcoreana), Inchon -15,4°C. Alcune medie delle minime di gennaio, in °C: Chunchon -10,7°, Seoul -6,1°, Inchon -6,5°.
Continua la fase di gelo intenso tra gli altopiani della Turchia centro-orientale. Giovedì 3 gennaio, Erzurum -25,6°C, Agri -22,0°C, Kars -21,7°C. Mercoledì 2, Erzurum -26,2°C, Kars -23,7°C. Si tratta di stazioni tutte oltre i 1600 m, comunque molto inferiori alle medie delle minime di gennaio, che sono -11,8°C per Erzurum e -14,6°C per Kars.
Freddo intenso e neve in montagna nel Vietnam settentrionale lunedì 31 dicembre. Il termometro è sceso fino a 0,0°C, con pioggia in atto, ai 1581 m di Sa Pa. Oltre i 1800-2000 m è caduta la neve. A bassa quota, citiamo gli estremi 10,2°/15,7°C di Phu Lien, oltre 5°C al di sotto delle medie del periodo.
Continua a fare sul serio il freddo in India. New Delhi ha registrato mercoledì 2 gennaio massime sotto i 10°C sia a Palum che a Sefjardum (9,8°C in questa stazione), le massime più basse in 44 anni. Nella capitale sono state chiuse le scuole fino al 12 gennaio. Problemi all’aeroporto per la nebbia anche giovedì, per il quinto giorno consecutivo. Diverse stazioni hanno mancato in questi giorni per pochi decimi i record assoluti (Narnaul, Bareilly e Lucknow). Aligarh è scesa fino a 1,2°C, mentre il suo record è 0,0°C.
Eyre, nel sud dell’Australia Occidentale, ha registrato una massima di 47,7°C, record assoluto della stazione, il 2 gennaio. Sempre in Australia Occidentale, Il 3 gennaio 48,0°C a Eucla, nuovo record assoluto, battuto il 47,9°C del gennaio 1979. Sempre il 3 gennaio, 49,0°C a Red Rocks Point , 48,0°C a Forrest, 46,0°C a Nullarbor, quest’ultima in Australia Meridionale.
In queste ultime settimane abbiamo spesso parlato del caldo in Argentina. Nel primo giorno del 2013, invece, vasti settori del paese, in particolare nella Pampa e nella provincia di Buenos Aires, hanno vissuto una giornata estiva decisamente fresca. Mar del Plata, nota stazione balneare, ha vissuto una giornata nuvolosa e ventosa, con il termometro fermatosi a un valore massimo di 16,4°C, contro una media delle massime di gennaio di 26,3°C. Notevoli anche gli estremi 5,2°/16,0°C di Tandil, nella Pampa, oltre 10°C sotto media, e quelli di Azul (6,9°/18,1°C, medie 13,8°/29,2°C). Fresca anche Buenos Aires, con estremi 9,4°/21,6°C all’aeroporto Ezeiza e 11,6°/22,6°C all’Osservatorio (medie 19,6°/29,9°C).
Il ciclone Dumile è in azione nell’Oceano Indiano meridionale. Alle 6 GMT di giovedì 3 gennaio era un “categoria 1”, centrato a ovest di Reunion, a 20,3°S 54,4°E, e si muoveva verso nord, con previsione di un indebolimento a partire da venerdì. Nella giornata di giovedì vi sono stati forti piogge sia collegate direttamente al ciclone, sia alle bande nuvolose periferiche ad esso associate. Le precipitazioni hanno interessato Mauritius, Comore, Reunion e parte del Madagascar. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 115 mm a Fascene-Nosi Bè (Madagascar settentrionale), 79 a Vacoas (Mautitius), 51 a Saint Denis (Reunion) e Hahaya Airport (Comore). Ma è su Reunion che si sono scatenate le piogge più intense, tra le 23 di mercoledì e la stessa ora di giovedì (ora locale) 651 mm a Cilaos, 386 a Plaine des Palmistes, 455 a Ilet a Vidot, 500 a Plaine des Chicots, 520 ad Aurere, 339 a Grand Coude.