Chaba alle 18 GMT del 17 agosto era un tifone di categoria 3, centrato a 27,1°N e 134,2°E, circa 1000 km a ESE di Kyushu, Giappone. La pressione centrale era di 944 hpa, i venti sostenuti di 203 km/h, con raffiche di 250. L’altezza delle onde era intorno ai 12 metri, la direttrice di movimento verso NW, a 15 km/h, sempre destinata a far impattare il tifone sul Giappone sudoccidentale. Qualche ora dopo l’occhio si trovava 365 miglia a sudest di Miyazaki, città sulla parte est dell’isola di Kyushu. Quindi Chaba rimane un tifone potente sul Mar delle Filippine settentrionale, il cui movimento è molto rallentato nelle ultime ore, mentre la sua forza si indebolisce solo molto lentamente. Nella notte tra sabato e domenica il tifone dovrebbe investire con violenza le isole Ryukyu settentrionali, mentre domenica il centro della tempesta dovrebbe interessare principalmente Kyushu e in misura minore il resto del Giappone sudoccidentale.
Alle 12 UTC di sabato già si segnalava, da 7 ore, pioggia a Miyazaki (Kyushu), con vento da NE a 26 nodi (erano 30 nodi un’ora prima), con pressione di 1002 hpa (ma erano 1000 hpa 4 ore prima). A Tanegashima, sulla piccola isola di Tanega, poco a sud di Kyushu, il vento alle 12 UTC era di 29 nodi da NE, con raffiche a 43 nodi, con una pressione di 995 hpa.
Le bande nuvolose periferiche al tifone Chaba hanno già interessato con intense piogge Hachijo Jima, un isola giapponese a180 miglia a sud di Tokio. Nelle 24 ore tra giovedì e venerdì sera, ora locale, sono caduti 157 mm di pioggia.
Intanto, sempre nel Pacifico Occidentale, a est di Guam, quella che era una depressione tropicale senza nome, in 12 ore si è approfondita parecchio, diventando tempesta tropicale e venendo battezzata Songda. La tempesta sembra destinata a ulteriore rinforzo e in due-tre giorni potrebbe evolvere a tifone di categoria 3. Alle 18 GMT del 27 agosto la pressione centrale era di 998 hpa, i venti sostenuti di 74 km/h, con raffiche di 92, l’altezza delle onde di 4 metri. La tempesta si muoveva verso nordovest a 18 km/h, diretta verso le Marianne Settentrionali e Iwo Jima, nelle giapponesi Isole Volcano. Probabilmente la forza della tempesta cambierà di poco nel futuro prossimo.
Forti piogge indirettamente collegate alla succitata Songda, hanno investito Guam tra giovedì 26 e venerdì 27. Un totale di 112 mm è caduto sull’aeroporto internazionale in questi due giorni. Agosto, confermando il trend dei mesi precedenti, è stato molto più piovoso della norma. Gli ultimi forti rovesci hanno portato il totale mensile a 884 mm, mentre la media mensile è di 345 mm. Dall’inizio dell’anno sono invece caduti ben 2692 mm, circa 1500 mm più della media. Il mese più piovoso è stato giugno, con 965 mm.
In Atlantico Frances è cresciuto a tifone di categoria 3, ma le previsioni indicano un probabile ulteriore rinforzo, con possibilità che diventi di categoria 5. Alle 15 GMT del 27 agosto Frances era centrato 1290 km a est delle Isole Antille, con una pressione centrale di 962 hpa, venti sostenuti di 185 km/h e raffiche a 222. La tempesta, accompagnata da onde alte fino a 8 metri, si muoveva verso WNW a 18 km/h, diretta probabilmente verso le Bahamas.
Intanto, una nuova depressione tropicale ha preso vita sulla parte ovest del Nord Pacifico, presso le Isole Caroline orientali. Questa tempesta senza nome era accompagnata da venti sostenuti intorno 40 mph (miglia orarie) nel tardo pomeriggio di venerdì, EDT. Centrata 185 miglia a est dell’atollo Eniwetok, la tempesta si muoveva verso ovest-nordovest a 11-12 mph. Il ciclone è previsto rinforzare, proseguendo nel cammino verso nordovest, passando comunque solo su zone di mare aperto almeno fino a tutta domenica.
La tempesta tropicale Georgette continua a essere in azione sulla parte est del Nord Pacifico. Nel tardo pomeriggio di venerdì, EDT, Georgette si trovava 75 miglia a est-nordest di Clarion, una delle messicane Isole Revillagigedo, e 380 miglia a sudovest di Cabo San Lucas, Messico. Con venti sostenuti intorno a 60 mph, la tempesta era in movimento verso ovest-nordovest a 17 mph. Georgette, nel suo movimento che la porta ancora verso ovest, interessa e continuerà a interessare solo mare aperto.