Un caldo anomalo per il periodo ha interessato il nordovest della Siberia, già domenica scorsa, ma in maniera più evidente lunedì 15 novembre. Lo scarto termico rispetto ai valori medi è stato particolarmente significativo lungo il basso corso del grande fiume Jenisei e appena a est dello stesso.
La remota località di Agata, a 66,5°N 93,3°E, nella regione di Krasnoyarski Kray, a est dello Jenisei, ha avuto una massima di 0,6°C domenica 14 novembre, mentre lunedì 15 il termometro è rimasto poco sotto lo zero, non superando mai i -0,7°C. Nel mezzo, una minima, lunedì mattina, di -1,9°C. Le temperature medie per novembre sono, in questa località, -31° e -23°C, rispettivamente per minime e massime. Il caldo è stato accompagnato da una intensa nevicata.
Lunedì 15 novembre neve (ma poca, equivalente in pioggia attorno a 1 mm) anche a Igarka e Dudinka (in entrambe lo strato al suolo è salito a 45 cm), entrambe lungo lo Jenisei e oltre il Circolo Polare, con estremi termici -0,8°/0,0°C e -3,6°/-2,4°C. Le medie di novembre sono -23°/-17°C per Dudinka (record di caldo novembrino 1°C), -21°/-16°C per Igarka (record di 7°C).
Turuhansk, poco più a sud, sempre sullo Jenisei, ha avuto lunedì estremi davvero miti, oltre che vicinissimi tra loro (0,2°/0,3°C), con anche la minima sopra lo zero, con precipitazione nevosa pari a 6 mm (strato al suolo arrivato a 60 cm). Qui le medie di novembre sono -20°/-14°C e il record di caldo del mese è 5°C. Il giorno prima, domenica 14, a Turuhansk si erano raggiunti 1,4°C ma la minima era stata di -8,1°C. Anche Igarka e Dudinka avevano avuto massime positive (1,7° e 0,3°C) seguite però a minime abbastanza fredde (-10,4° e -11,3°C). Tutte e tre le località avevano visto cadere la neve già domenica, con accumuli equivalenti in pioggia di 9, 8 e 6 mm.
Tra domenica e lunedì la regione è stata interessata da un fronte caldo, associato a una modesta circolazione depressionaria, accompagnato da correnti sudoccidentali. Come abbiamo visto già prima dell’arrivo di questo fronte il freddo, relativamente alla zona e al periodo, non era affatto intenso, prevalendo già prima di questo episodio una corrente relativamente mite occidentale, quindi la corrente calda (e umida, non a caso apportatrice di nevicate) ha avuto buon gioco a rimuovere il modesto cuscinetto freddo “da inversione” presente al suolo.