Se nel Midwest e nel New England l’inverno sta proseguendo freddo e nevoso, altri settori degli USA stanno vivendo una stagione con forti anomalie positive di temperatura.
Più volte abbiamo citato il caldo e la siccità che stanno interessando la Califonia, ma in queste ultime settimane la stagione è stata molto mite anche in Alaska.
A Fairbanks, nel cuore normalmente gelido, in questo periodo, dello stato, venerdì 24 gennaio il termometro è salito fino a 7,2°C ed è caduta la pioggia. Nella settimana 18-24 gennaio le medie di minime e massime sono state -12,3°/-0,6°C, a fronte di medie di gennaio -28,1°/-18,7°C.
Più a sud, l’anomalia va avanti da più tempo ed è più pronunciata. A Talkeetna, dove il 24 gennaio sono caduti 18 mm di pioggia con temperatura fino a 5,0°C, dal 15 al 24 gennaio le medie sono state -2,0°/3,2°C (con massime sempre positive e anche alcune minime sopra lo 0°C), a fronte di medie di gennaio -17,4°/-7,1°C. Negli stessi 10 giorni a Gulkana medie -5,2°/3,7°C contro medie di gennaio -25,5°/-16,4°C.
A Nenana a fronte di temperature medie di gennaio di -19/-0,4°C, gli ultimi 10 giorni hanno avuto medie di 2,1°/8,5°C e l’intero mese finora di 0,6°/6,5°C.
Ad Anchorage (nella foto) il mese è finora 6 gradi più caldo della norma, a Juneau oltre 5, a Fairbanks 6 e mezzo. L’Alaska aveva già vissuti periodi eccezionalmente caldi in estate e ad ottobre.
Temperature eccezionalmente alte per il periodo stanno interessando anche lo Yukon canadese e alcune parti, sempre in Canada, della British Columbia, dell’Alberta e dei Territori di Nord-Ovest. Un esempio su tutti: Carmacks nello Yukon, medie ultimi 10 giorni -12,1°/2,2°C contro medie di gennaio di -33,6°/-23,8°C (oltre 20 gradi in più!). La massima assoluta di 9,5°C registrata il 23 gennaio risulta record per il mese dal 1961, sebbene la stazione abbia una serie dati non completa.