La feroce tempesta, che si è abbattuta sul Nord Europa, è dovuta alla netta contrapposizione fra l’anticiclone sub-tropicale, ben saldo alle latitudini mediterranee, e la profonda depressione nord-atlantica con associata aria fredda polare. Sui venti da uragano e maltempo abbiamo già ampiamente dato la giusta enfasi all’evento, ma non va sottovalutato il caldo che ancora accompagna la lingua anticiclonica protesa sul Mediterraneo Centro-Occidentale.
Se in Italia si sono sfiorati i 30 gradi sulle Isole Maggiori, temperature ancor più elevate si sono raggiunte in Spagna, sulla regione di Valencia ed in Catalogna. Sull’aeroporto di Valencia si sono toccati ben 33.3 gradi (già lo scorso 16 ottobre si era registrato un record), il valore più elevato seguito dai +32.5°C di Carcaixent. La mappa in basso (fonte infoclimat.fr) mostra la Penisola Iberica spaccata a metà, con i valori ben più bassi sulla porzione centro-occidentale del territorio.