Vento fortissimo domenica in Islanda. A Keflavik, la raffica più intensa ha toccato i 150 km/h, a Reykjavik i 108.
Vento molto forte in Polonia domenica 27 gennaio. A Kasprovy Wierch (m 1989) la raffica più intensa ha raggiunto i 154 km/h. Anche a bassa quota, raffiche di vento molto violente: 122 km/h a Sulejow, 113 a Varsavia, 108 a Kalisz e Poznan. Un albero è caduto su una vettura nella regione settentrionale dei Laghi Masuri e ha provocato la morte del conducente dell’auto e il ferimento della moglie e del figlio, che erano anch’essi sul veicolo.
Protagonista il vento domenica anche in Repubblica Ceca (raffiche fino a 119 km/h ai 1327 metri di Lysa Hora), Austria (166 km/h a Feuerkogel, m 1621, 130 a Bad Voslau, 119 a Graz), Germania (137 km/h a Wendelstein, m 1835, 134 a Grosser Arber, m 1446).
Domenica temperature minime vicine ai -30°C in Lapponia norvegese: -29,8°C a Karasjok, -29,4°C a Kautokeino. Nel settore svedese, -26,3°C a Karesuando, in quello finlandese -26,4°C a Sodankyla.
Molto caldo in Sudafrica occidentale. Domenica queste le temperature massime più elevate: Vioolsdrif 45,4°C, Henkries 43,0°C, Vredendal 41,8°C. 29,7°C la media delle massime di gennaio a Vredendal.
Nel Canale del Mozambico, Fame era un ciclone di categoria 1 domenica alle 6 GMT. A quell’ora il centro di bassa pressione di Fame era centrato a 15,5°S 44,3°E, ormai non lontano dalla costa del Madagascar nordoccidentale. Il vento soffiava fino a 148 km/h, con raffiche fino a 185 km/h. Fame era in movimento verso sud-sudest a 14 km/h e secondo le previsioni era in ulteriore rinforzo, tanto da portarlo all’impatto con il Madagascar nordoccidentale, a sudovest di Majunga, domenica verso le 18 GMT come ciclone di categoria 2. Dopo il landfall, Fame si indebolirà rapidamente, scendendo allo status di “tropical storm”, comunque portatrice di piogge intense nel paese, nella cui parte centro-occidentale è in atto uno stato di “allerta ciclonico”. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, registrati 97 mm di pioggia a Majunga. 43 mm, nelle stesse ore, l’accumulo a Fascene-Nosy Be.
Il tempo perturbato sul Canale del Mozambico ha portato effetti notevoli anche sulle zone costiere del Mozambico. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 56 mm di pioggia a Beira e 49 a Quelimane.
Nell’Oceano Indiano meridionale, Gula era, alle 12 GMT di domenica 27 gennaio, una “tropical storm”, centrata a 13,9°S 62,4°E, accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 70 km/h (raffiche fino a quasi 90 km/h). La tempesta era in movimento verso sud a 9 km/h, con previsione di modificare la sua traiettoria, dirigendosi verso sudovest, lunedì. Gula è prevista in rinforzo, martedì potrebbe diventare ciclone di categoria 1. Almeno fino a martedì Gula rimarrà in mare aperto, eventuali minaccie per Mauritius, se la tempesta dovesse puntare più decisamente verso sud, o verso il Madagascar orientale, se continuasse a portarsi verso sudovest, sono da valutare sulla base dei prossimi aggiornamenti.
Nel Pacifico Meridionale, la tempesta tropicale 15P rappresenta una minaccia per le isole Figi. Alle 18 GMT di domenica essa era centrata a 15,3°S 179,4°W, a sudovest dell’isola Futuna e a nordest delle Figi, accompagnata da venti sostenuti a 65 km/h (raffiche fino a 80 km/h). 15P si spostava verso sudovest a 6 km/h, rinforzando leggermente. Entro le prime ore, ora GMT, di lunedì, 15P, che è prevista in leggero rinforzo, raggiungerà l’isola di Vanua Levu e, entro 24 ore, quella di Viti Levu, dove si trova la capitale Suva.