Precipitazioni molto intense in Slovenia tra sabato 27 e domenica 28 ottobre, con graduale calo della quota neve da oltre 2000 metri fino a quota di bassa collina nello spazio di 24 ore. Tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 163 mm a Vojsko (m 1067, si è passati da 10°C con pioggia a -2°C con neve e 15 cm di accumulo), 162 a Nova Gorica (che si aggiungono ai 79 già caduti nelle 24 ore precedenti), 128 a Vogel (oltre ai 125 delle precedenti 18 ore), 93 a Lubiana/Brnik (più 42 nelle 12 ore precedenti), 86 a Katarina, 75 a Lesce, 73 a Kocevje, 66 a Lisca, 62 a Celje. A Lubiana/Brnik alle 18 GMT di sabato pioggia con 12,3°C, alle 0 GMT di domenica pioggia con 6,9°C, alle 3 pioggia con 2,8°C, alle 6 neve con -0,1°C e già 2 cm di accumulo. A Celje (m 244) alle 18 di sabato pioveva con oltre 12°C, alle 6 di domenica nevicava con 0,7°C e c’erano 4 cm di neve fresca. Al Kredarica (m 2514) i 61 mm di precipitazione (inizialmente mista, poi nevosa con temperatura crollata fino a -9,6°C) hanno portato il manto nevoso da 5 a 32 cm. Molte strade nel paese sono state interrotte per allagamenti, tracimazioni di corsi d’acqua e alberi abbattuti dal forte vento, inondazioni soprattutto nella zona occidentale, intorno a Nova Gorica, presso il confine italiano.
Maltempo anche in Croazia, soprattutto nel nord e segnatamente in Istria. Tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 81 mm agli 863 m di Parg (86 erano già caduti nelle 24 ore precedenti), con pioggia e 11°C alle 18 di sabato, crollo termico e passaggio a neve nelle prime ore della notte, nevicata in atto con -1,1°C e già 12 cm al suolo alle 6 di domenica. Sempre tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 55 mm a Krapina, 51 a Rijeka, 40 a Karlovac.
Nella Bosnia-Erzegovina, tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, sono caduti 123 mm di pioggia a Ivan Sedlo, 35 a Livno. I 32 mm registrati a Bihac, nel nord del paese, tra le 12 GMT di sabato e le 6 GMT di domenica sono stati in forma nevosa nelle ultime ore del periodo, durante il quale la temperatura è passata da 20,9°C a 0,5°C! Solo pioggia nelle 24 ore indicate alla Bjelasnica (m 2070), la montagna di Sarajevo, Maltempo anche in Montenegro, dove, sempre tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, sono caduti 116 mm di pioggia a Niksic, 60 a Podgorica e 43 a Tivat. Nelle stesse ore, in Albania, 86 mm a Tirana-La Plaka, 82 a Korca, 65 a Peshkopi.
La “risposta” alla depressione sul Mediterraneo centrale è un flusso di aria calda sulla parte orientale dei Balcani, con temperature massime oltre i 25°C domenica in Bulgaria e Romania. In Bulgaria, Rousse 26,8°C, Lovetch 26,0°C, Plovdiv 25,4°C, Chirpan 25,4°C, 22,2°C anche ai quasi 600 m di Sofia. In Romania, Tulcea 25,8°C, Calarasi 25,7°C, Constanta 24,5°C. 22,7°C anche a Iasi, fredda città nel nordest del paese. 17,0°, 16,6° e 16,1°C le medie delle massime di ottobre di Constanta, Sofia e Iasi.
Nel sudest della Francia, oltre al freddo e alle nevicate a bassa quota (imbiancate anche Grenoble, Carpentras e Aurillac, fiocchi a Lione), protagonista del sabato e della domenica è stato il fortissimo vento di mistral. Alle 11 di domenica 28 ottobre, per esempio, sono state registrati valori di velocità di raffica eccezionali in montagna e sui capi (anche in Corsica): Col de la Croix Millet 189 km/h, Cap Corse 187, Mont Aigoual 181, Bec de l’Aigle 162, Cap Cerbere 159, Murs 150. Soprattutto a causa del vento, vi sono stati numerosi blackout, con almeno 50000 utenze rimaste senza elettricità nei dipartimenti Drome, Ardeche, Haute-Savoie, Isere e Savoie. Nell’intervallo temporale tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, queste alcune velocità massime di raffica: Mont Aigoual e Cap Corse 187 km/h, Bec de l’Aigle 183, Ile Rousse 154, Cap Cepet 143, Cap Bear 135, Pertusato 130, Cap Couronne 128, Tolone e Istres 126. Una nave della SNCM, senza passeggeri, si è pericolosamente inclinata nelle acque del porto di Marsiglia.
L’uragano Sandy continua a mantenere una traiettoria che minaccia di portare una tempesta di portata storica sul New England meridionale e in particolare su New York e lo stato del New Jersey, dove si temono danni catastrofici. A New York le autorità hanno disposto la chiusura, a partire dalle 19 (ora locale) di domenica 28 ottobre della metropolitana e di tutti i servizi di trasporto pubblico. Disposta anche la chiusura di tutte le scuole lunedì, ordinata l’evacuazione di tutte le zone più basse a Long Island, Staten Island, Manhattan e Brooklyn. Nella mattinata di domenica Sandy ha fatto sentire i suoi effetti su North e South Carolina, con inondazioni delle aree costiere dovute alle onde altissime e a una “storm surge” di oltre 1,5 metri. Localmente vi sono state anche piogge abbondanti, in particolare nel North Carolina, con 132 mm a Hatteras e 51 a Wilmington. In Virginia, 45 mm a Newport News. Alle 15 GMT di domenica, Sandy era un categoria 1, centrato a 32,5°N 72,6°W, accompagnato da venti sostenuti fino a 118 km/h. Il landfall è previsto intorno alle 6 GMT di lunedì 30, sempre come uragano di categoria 1, sulle coste del New Jersey, poche decine di km a sud di New York.
Mentre a est Sandy fa paura, in California le temperature superano i 30°C. Sabato 27 ottobre, queste alcune massime: Long Beach e Santa Maria 33,3°C, Los Angeles 31,1°C.
Mentre l’attenzione e concentrata sulla possibile “tempesta perfetta” statunitense e sulla neve ottobrina nelle città dell’Europa centrale e in diverse zone collinari del nostro paese, in Sudamerica il caldo continua a imperare. 45,1°C sabato 27 ottobre a Villamontes (Bolivia), che raggiunge Dampier in cima delle temperature stagionali dell’emisfero sud. 44,0°C sempre sabato a Prats-Gil, in Paraguay, a 1°C dal record nazionale. Molto caldo anche nel nord dell’Argentina, con 42,3°C a Presidencia Roque Saenz Pena, 42,0°C a Las Lomitas, 41,2°C a Resistencia.
Forti piogge in Vietnam centrale sabato 27 ottobre. Tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato, 86 mm a Hue, 78 a Dong Hoi, 75 a Da Nang. Le piogge sono da associare al transito del tifone Son-Tinh, il cui occhio si è mantenuto in mare aperto, ma le cui bande nuvolose hanno investito anche le coste vietnamite. Con lo spostarsi della tempesta verso nordovest, le piogge si sono trasferite verso il nord del paese. Tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 135 mm a Bach Long Vi, 91 a Phu Lien. Proprio nei pressi di Phu Lien, la tempesta era in procinto di fare “landfall”, come tifone di categoria 2, alle 12 GMT di domenica.
Nel suo movimento nel Mar Cinese Meridionale, Son-Tinh ha portato piogge torrenziali anche sull’isola cinese Hainan. Tra le 6 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 239 mm a Yaxian (48 erano già caduti nelle 6 ore precedenti), 113 a Dongfang, 96 a Danxian.