Doveva essere, un po’ enfaticamente, la più grande tempesta di neve di tutti i tempi per New York, e invece “Juno” – così è stata denominata – ha parzialmente risparmiato la “Grande Mela” (23 cm comunque il non scarso accumulo in centro città) colpendo più a nord-est.
Long Island (stato di New York), Connecticut, Rhode Island, New Hampshire, Maine, ma soprattutto il Massachusetts, sono stati gli stati più colpiti dalla tormenta. Boston, la più grande città dell’area, ha ricevuto 62 cm di neve, a modo di blizzard, battendo il record di accumulo nevoso in un singolo evento per il mese di gennaio, superando i 58 cm del 24 gennaio 1945.
Più all’interno, sempre in Massachusetts, ha nevicato ancor di più, specialmente nella zona tra Framingham e Worcester. In quest’ultima città sono caduti ben 87 cm di neve, battendo il record d’accumulo per un singolo episodio dall’inizio delle rilevazioni (123 anni).
E’ stata la prima grande tempesta di neve dell’anno ad aver colpito la costa atlantica statunitense, e tra lunedì e martedì ha causato la cancellazione di ben 7500 voli aerei, reso impraticabili molte strade del New England, portato alla chiusura di molte scuole e uffici pubblici e lasciato senza corrente elettrica migliaia di persone.
Molto colpita dalla tempesta è stata l’isola di Nantucket, nel Massachusetts, dove il vento ha soffiato a 125 km/h e sono caduti 76 cm di neve.
Le grandi onde marine generate dalla tempesta hanno anche causato inondazioni costiere a Nantucket e in altre parti del Massachusetts.
Ora lasciamo parlare le immagini (tratte dalle pagina facebook del National Weather Service Boston).