Un’ondata di calore di eccezionale intensità sta interessando l’Australia. Temperature superiori ai 40°C all’ombra sono una delle cause principali dei devastanti incendi in Tasmania. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, nella città di Dunalley sono andate in fumo 85 case e molti altri edifici.
I residenti hanno potuto rientrare in città sabato mattina, dopo essersi rifugiati in spiaggia e sulle barche. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate da forti raffiche di vento, ma fortunatamente la situazione sta migliorando e le temperature stanno calando.
Caldo e umidità ai minimi termini favoriscono il fuoco
Gli incendi boschivi, in Australia, sono un fenomeno del tutto naturale a causa del clima caldo e secco. Tra le cause più comuni che ne determinano l’insorgenza, oltre alla mano criminale dell’uomo, sono i fulmini. Il periodo di maggior rischio va dalla tarda primavera agli esordi dell’autunno, ovvero da marzo a ottobre (quando le temperature sono più alte e l’umidità più bassa).
Record di caldo
Nei giorni scorsi, gran parte dell’Australia è stata interessata da un’ondata di caldo record. Temperature pari o superiori ai 40 gradi sono state registrate su almeno l’80 per cento del continente. I valori più alti si sono verificati negli stati del Victoria, dell’ Australia del sud e in Tasmania. In alcune località insulari sono stati raggiunti i 41°C, il valore più alto dal 1880.
Un’ondata di calore di eccezionale intensità sta interessando l’Australia. Temperature superiori ai 40°C all’ombra sono una delle cause principali dei devastanti incendi in Tasmania. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, nella città di Dunalley sono andate in fumo 85 case e molti altri edifici.
I residenti hanno potuto rientrare in città sabato mattina, dopo essersi rifugiati in spiaggia e sulle barche. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate da forti raffiche di vento, ma fortunatamente la situazione sta migliorando e le temperature stanno calando.
Caldo e umidità ai minimi termini favoriscono il fuoco
Gli incendi boschivi, in Australia, sono un fenomeno del tutto naturale a causa del clima caldo e secco. Tra le cause più comuni che ne determinano l’insorgenza, oltre alla mano criminale dell’uomo, sono i fulmini. Il periodo di maggior rischio va dalla tarda primavera agli esordi dell’autunno, ovvero da marzo a ottobre (quando le temperature sono più alte e l’umidità più bassa).
Record di caldo
Nei giorni scorsi, gran parte dell’Australia è stata interessata da un’ondata di caldo record. Temperature pari o superiori ai 40 gradi sono state registrate su almeno l’80 per cento del continente. I valori più alti si sono verificati negli stati del Victoria, dell’ Australia del sud e in Tasmania. In alcune località insulari sono stati raggiunti i 41°C, il valore più alto dal 1880.
Un’ondata di calore di eccezionale intensità sta interessando l’Australia. Temperature superiori ai 40°C all’ombra sono una delle cause principali dei devastanti incendi in Tasmania. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, nella città di Dunalley sono andate in fumo 85 case e molti altri edifici.
I residenti hanno potuto rientrare in città sabato mattina, dopo essersi rifugiati in spiaggia e sulle barche. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate da forti raffiche di vento, ma fortunatamente la situazione sta migliorando e le temperature stanno calando.
Caldo e umidità ai minimi termini favoriscono il fuoco
Gli incendi boschivi, in Australia, sono un fenomeno del tutto naturale a causa del clima caldo e secco. Tra le cause più comuni che ne determinano l’insorgenza, oltre alla mano criminale dell’uomo, sono i fulmini. Il periodo di maggior rischio va dalla tarda primavera agli esordi dell’autunno, ovvero da marzo a ottobre (quando le temperature sono più alte e l’umidità più bassa).
Record di caldo
Nei giorni scorsi, gran parte dell’Australia è stata interessata da un’ondata di caldo record. Temperature pari o superiori ai 40 gradi sono state registrate su almeno l’80 per cento del continente. I valori più alti si sono verificati negli stati del Victoria, dell’ Australia del sud e in Tasmania. In alcune località insulari sono stati raggiunti i 41°C, il valore più alto dal 1880.
Un’ondata di calore di eccezionale intensità sta interessando l’Australia. Temperature superiori ai 40°C all’ombra sono una delle cause principali dei devastanti incendi in Tasmania. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, nella città di Dunalley sono andate in fumo 85 case e molti altri edifici.
I residenti hanno potuto rientrare in città sabato mattina, dopo essersi rifugiati in spiaggia e sulle barche. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate da forti raffiche di vento, ma fortunatamente la situazione sta migliorando e le temperature stanno calando.
Caldo e umidità ai minimi termini favoriscono il fuoco
Gli incendi boschivi, in Australia, sono un fenomeno del tutto naturale a causa del clima caldo e secco. Tra le cause più comuni che ne determinano l’insorgenza, oltre alla mano criminale dell’uomo, sono i fulmini. Il periodo di maggior rischio va dalla tarda primavera agli esordi dell’autunno, ovvero da marzo a ottobre (quando le temperature sono più alte e l’umidità più bassa).
Record di caldo
Nei giorni scorsi, gran parte dell’Australia è stata interessata da un’ondata di caldo record. Temperature pari o superiori ai 40 gradi sono state registrate su almeno l’80 per cento del continente. I valori più alti si sono verificati negli stati del Victoria, dell’ Australia del sud e in Tasmania. In alcune località insulari sono stati raggiunti i 41°C, il valore più alto dal 1880.