Una complessa situazione barica, governata da un’alta pressione sull’Australia sudoccidentale e da una bassa pressione a sud della Tasmania, ha causato forti contrasti termici, in un contesto prevalente comunque di gran caldo, nel vastissimo paese domenica scorsa.
Complice la presenza di una +25°C a 850 hpa sul settore nordoccidentale del paese, sono state raggiunte temperature più elevate del normale nelle già abitualmente roventi, in estate, aree desertiche del nordovest del paese, con il caldo che ha interessato anche località vicine al mare. Fitzroy Crossing, le cui medie di dicembre sono 25,1°/39,9°C per minime e massime, ha avuto estremi 27,9°/45,1°C. La caldissima Marble Bar, le cui notevoli medie sono 25,4°/41,6°C in dicembre, ha abbondantemente sfondato questi valori con 32,7°/45,0°C! Costiera è invece Port Hedland e infatti le medie sono 23,7°/36,6°C per dicembre (massima mitigata dalle brezze), ma domenica l’aria molto calda e la predominanza dei venti dall’entroterra hanno portato il termometro a una massima di 45,2°C, dopo una minima di 30,0°C. Notevole anche il dato di Dampier, con estremi 30,5°/44,7°C.
Nel sudovest dell’Australia Occidentale, Perth in giugno dovrebbe godersi un inizio estate di tipo mediterraneo, con giornate serene e calde, mitigate dalle brezze oceaniche. Quando però, come è accaduto domenica, le figure bariche si dispongono in modo da sospingere sulla città i venti caldissimi da nordest, provenienti quindi dagli infuocati deserti dell’interno, il termometro schizza rapidamente in alto. Domenica 19 dicembre Perth, con il massimo di pressione dell’anticiclone stazionante su nord ed ovest Australia posto a sudest della città, è salita fino a 37,1°C.
Nel “corridoio” tra il massimo dell’anticiclone e il minimo di una profonda depressione, centrata a sud della Tasmania, soffiavano invece domenica venti freschi sudoccidentali che hanno portato la 0°C a 850 hpa fino all’estremità sudoccidentale della Tasmania stessa e la +5°C a toccare la costa tra Adelaide e Melbourne. Ne è risultata una giornata estiva piuttosto fresca, a tratti perturbata, in queste regioni, con Adelaide fermatasi a una massima di 22,2°C, oltre 3°C inferiore alla media delle massime di dicembre.
Lo “schema” tipico delle depressioni delle medie latitudini dell’emisfero meridionale, vede il vento da sudovest seguire il passaggio del minimo e quello di nordovest precederlo. Così è accaduto anche domenica 19 dicembre, quando la posizione del minimo era appunto tale da convogliare venti di nordovest verso la costa della parte centro-meridionale del Nuovo Galles del Sud e verso la regione montagnosa dove si trova la capitale Canberra. Alle spalle del tratto di costa suddetto la presenza dei monti della Gran Catena Divisoria riscalda per effetto favonico il già caldo (“pesca” l’aria dai deserti dell’interno del paese) vento da nordovest, che diventa così il famoso brickfielder, caldo, secco, temutissimo per gli incendi che spesso si sviluppano quando soffia. La mite estate di Sydney (media massime di giugno 25,1°C) si trasforma così in un inferno rovente, come accaduto domenica con la massima a 39,1°C.
La cosa curiosa di domenica è che a est della depressione della Tasmania si trovava un cuneo di alta pressione, mentre proseguendo ancora a levante un’altra, più intensa depressione, portava, nuovamente con i venti da sudovest, un freddo davvero insolito in Nuova Zelanda (minima 1,0°C ad Haast, sulla costa ovest dell’Isola del Sud), ma di questo il Meteogiornale si occupa in un altro articolo.