Le correnti calde che stanno affluendo verso il Mediterraneo Occidentale traggono origine dalle regioni sahariane: i venti caldissimi dell’interno hanno in parte sfondato anche su alcune zone costiere mediterranee algerine, portando severe impennate della colonnina di mercurio. Ne ha fatto le spese anche Algeri, dove il termometro ha raggiunto i 40 gradi (oltre 10 gradi rispetto a giovedì 20 settembre) sul sobborgo di Dar-el-beida, mentre sulla zona del porto, grazie all’influsso più fresco del mare, non si è andati oltre i 30 gradi.
Il caldo è quasi eccezionale in quota: una lingua d’aria rovente, con termiche di circa 25 gradi a 1500 metri d’altezza, si è spinta fin su parte delle coste nord-algerine e si tratta di valori assai significativi per la terza decade di settembre. Nella mappa in basso (fonte www.infoclimat.fr) notiamo i valori anche fino a 41-42 gradi nelle vicinanze di Algeri, sull’immediato entroterra (si trattato delle punte più elevate registrate nell’intera nazione): le località più calde sono state Chlef e Relizane.