Ancora gelo in Europa orientale. Venerdì si sono raggiunti i -14,9°C ai 2500 m dell’Omu, nei Carpazi romeni, il valore più basso per questa data mai registrato, ma anche i -8,0°C ai 700 m di Poprad (Slovacchia), i -7,3°C ai 6623 m di Miercurea Ciuc (Romania) e i -6,8°C a Szecseny, nella “pustza” ungherese, a quota 150.
Impressiona anche, per il periodo, la diffusione del gelo, che ha interessato gran parte della Polonia (Bialystok -3,2°C, Cracovia e Katowice -2,8°C, Lublino -2,6°C, Lodz -2,2°C, Varsavia -2,0°C) e della Slovacchia (Lucenec -5,5°C, Zilina -3,9°C, Bratislava -1,2°C), senza dimenticare la Repubblica Ceca (Ostrava -3,6°C, Karlovy Vary -2,9°C, Praga/Ruzyne -1,4°C), la Serbia (Vrsac -2,8°C, Sombor -2,1°C, Novi Sad -1,5°C, Belgrado-Surcin -0,8°C), la Croazia (Slavonski Brod -2,5°C, Karlovac -1,6°C, Varadzin -1,5°C, Zagabria/Pleso -0,8°C).
In Ucraina, oltre al gelo, da segnalare le precoci nevicate tra giovedì e venerdì (nella foto fonte tsa.ua), con la Dama Bianca che ha già fatto la sua comparsa in molte aree e città del paese, soprattutto nel settore centro-orientale, come a Kharkov, Poltava, Dnipropetrovs’k, Bohodukhiv, Zaporizhzhia.