È una stagione invernale decisamente interessante quella che si sta delineando sul Plateau Antartico, dopo anni di temperature tendenzialmente sopra la media e con valori che raramente si portavano attorno ai -80 °C, che può definirsi la soglia del gelo assoluto. Dopo la punta di -80,8 °C toccata il 20 maggio alla base italo francese Concordia, il 3 giugno alla base russa Vostok si sono raggiunti i -80,1 °C.
Il valore non scalfisce il limite della stazione, che risale al 27 giugno 1984, quando si registrarono -84,0 °C; però è anche da rimarcare che tanto in basso, a giugno la temperatura non scendeva dal 1989 (esattamente dal giorno 16) quando arrivò a -83,2 °C. Sotto questo profilo, si deve pure ricordare che giugno (-65,2 °C) è normalmente un po’ meno freddo di maggio (-65,7 °C) a causa dello scambio meridiano di correnti che si attua proprio in questo periodo, prima della discesa invernale definitiva, che mostra il suo apice ad agosto (-68,0 °C). Per quanto infine riguarda il quadro assoluto, era dal 24 agosto dello scorso anno (-80,1 °C anche allora) che non si rilevava un dato del genere.
Tornando all’attualità, ecco la progressione delle temperature minime nei primi giorni del mese:
1 giugno -77,1 °C
2 giugno -79,0 °C (massima -77,6 °C)
3 giugno -80,1 °C (massima -78,3 °C)
Al polo Sud geografico invece, dove il trend continua a rimanere decisamente sopra la norma, l’estremo di giugno è stato registrato il giorno 1 con -69,7 °C.