Sono davvero notevoli le precipitazioni portate dall’ex uragano Frances nel USA orientali. Prima la Florida, poi la Georgia, il North e South Carolina, quindi la Virginia e lo stesso stato di New York, sono stati interessati dalla grande depressione atlantica.
Si segnalano i 62.5 mm caduti a New York e gli oltre 100, in qualche caso abbondantemente, di Greenville, Macon, Jacksonville e Asheville.
Nel frattempo l’uragano Ivan sta interessando la zona caraibica meridionale. Già nella giornata del 7 settembre forti piogge hanno interessato le coste venezuelane e le isole di Trinidad e Tobago, con 43 mm misurati a Caracas, 49 a Porlamar del Caribe e 63.5 a Tobago; piogge per altro accompagate da venti distruttivi nelle isole caraibiche. Nella giornata del 7 settembre venti sostenuti a 120 km/h con raffiche a 175 km/h si sono misurati a Grenada; raffiche fino a 145 km/h nelle Barbados.
Rimanendo sul tema delle piogge e dei venti sostenuti, ci spostiamo nell’estremo oriente asiatico, dove il tifone Songda ha raggiunto le coste sud-occidentali giapponesi, portando venti localmente fino a 170 km/h e diffusamente tra i 110 e i 140 km/h e pioggia, invero, almeno stando ai dati diffusi tramite la rete synop, forse inferiori alle aspettative. Tra le città più piovose tra il 6 e il 7 settembre si segnalano Kagoshima con 166.5 mm, Fukue con 115.5 mm, Miyazaji con 115 mm e Nagasaki con 110 mm. Ha fatto “meglio” la coreana Ulleungdo dove tra il 5 e il 7 settembre sono caduti ben 261 mm di pioggia.
Europa ancora alla ribalta per il caldo “fuori stagione” che interessa specialmente il settore centro-occidentale del continente. In special modo in Francia le temperature permangono molti gradi sopra le medie del periodo. A Nantes dal giorno 4 la temperatura massima supera i 30°C, con un picco di +32.7°C il giorno 5, nuovo record per la città. La media attesa per settembre è di +21°C e il vecchio record pari a +32°C. Anche Parigi non è da meno; nella capitale transalpina la media delle temperature massime settembrine è di +20°C, mentre in questi primi sette giorni si attesta a +27.6°C. Per la Francia, facendo le debite proporzioni, è un’ondata di caldo non molto dissimile da quella dell’agosto 2003.
Concludiamo questo giro virtuale intorno al mondo nel Golfo Persico. Non vi è alcun evento particolare da segnalare, solo da rimarcare come questa sia tra le zone al mondo dal clima estivo più inclemente, con un caldo afoso caratterizzato da valori termici che sono normali nei climi torridi. Lungo le rive del Golfo, le temperature minime spesso non scendono per mesi sotto i 30°C, con valori di umidità notturni che possono arrivare anche al 70/80% e le massime sfiorano o superano i +40°C, con medie che si attestano quindi attorno ai +35°C, temperatura prossima a quella corporea dell’uomo.