L’Albania è stata colpita nei giorni scorsi dalle inondazioni più severe degli ultimi decenni. Oltre 12000 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nel nordovest del paese. Critica in particolare la situazione a Scutari e dintorni, con 14000 ettari allagati. La situazione ha iniziato a migliorare domenica 5 dicembre, quando la piena del fiume Drin, che ha raggiunto il livello più alto da oltre un secolo, ha cominciato a recedere. Lunedì sono arrivati dall’Italia nel Porto di Durazzo i primi aiuti per le popolazioni alluvionate della regione di Scutari. Cinque mezzi pesanti inviati dal Governo italiano d’intesa con il Ministero degli Esteri hanno trasportato 25 tonnellate di prodotti alimentari, 5 di indumenti impermeabili e 4 di prodotti per l’igiene personale raccolti dalla Protezione civile e dalla Croce Rossa.. Nella città di Scutari, nonostante le piogge siano cessate, molti quartieri prossimi al lago e ai fiumi Bina e Drin rimangono sommersi dalle acque, mentre a Lezha sembrano reggere gli argini rinforzati in questi giorni del fiume Drin, in cui si riversano le acque di deflusso dalle centrali idroelettriche. L’Ente Elettrico Kesh, ha comunicato lunedì mattina che il livello delle acque nei bacini delle tre centrali lungo il fiume Drin era leggermente calato.
Il maltempo nei giorni scorsi ha interessato severamente anche il Montenegro, la Bosnia-Erzegovina, la Serbia e il sud della Croazia. Tre persone sono morte a Tuzla, nel nordest della Bosnia-Erzegovina, nel crollo di una casa per uno smottamento causato dalle forti e continue piogge degli ultimi giorni. In piena anche la Sava, ma il governo serbo afferma che il livello del fiume non desta comunque preoccupazione. In Croazia, la situazione più grave è stata nella città di Metkovic, cittadina che si è ritrovata invasa dalle acque del fiume Neretva, che l’attraversa.
Una frana ha ucciso almeno due persone a Bello, presso Medellin, in Colombia, mentre potrebbero essere 200 i dispersi, secondo stime della Croce Rossa Colombiana. Lo smottamento del terreno è avvenuto in una cittadina presso Medellin, la seconda città più importante della Colombia. La frana ha interessato una trentina di edifici. Da settimane le autorità avevano segnalato il pericolo di smottamenti del terreno in seguito alle copiose piogge che hanno provocato anche inondazioni. Secondo l’ultimo bilancio del ministero dell’Interno, in Colombia almeno 174 persone sono rimaste uccise per le frane e le alluvioni da inizio anno, di cui 70 solo in un mese.
Alluvioni anche in Venezuela, con 34 morti e 90000 sfollati. Il presidente Chavez ha accolto alcuni di coloro che hanno subito il disastro nei palazzi governativi, garantendo loro un tetto per almeno un anno. Un’altra ordinanza governativa ha imposto agli hotel della città turistica di Higuerota di mettere a disposizione le strutture per i rifugiati. Stato di emergenza negli stati Falcon, Miranda e Vargas, nonché nel distretto della capitale Caracas.
Migliaia di persone sono state evacuate dalle loro case in vaste aree dell’Australia orientale, con l’avanzare di massicce inondazioni lungo i fiumi in piena, causate dalle piogge torrenziali. Devastato il raccolto del grano, con perdite valutate a 350 milioni di euro, mentre imperversa la piaga delle locuste, la peggiore in 30 anni, anch’essa favorita dalle condizioni del tempo. I servizi di emergenza avvertono che il livello delle acque continuerà a salire, con forti piogge previste nell’entroterra nei prossimi giorni. La premier del Nuovo Galles del Sud ha visitato alcuni dei centri inondati, accompagnata dal ministro per i servizi di emergenza, mentre è stato emesso un allarme alluvione per 12 fiumi ed è stato dichiarato lo stato di disastro naturale in numerose province. L’Associazione dei coltivatori di cereali riferisce che il maltempo ha devastato i raccolti negli stati di Queensland e Nuovo Galles del Sud e che le previsioni del raccolto nazionale si riducono da 25 a 22 milioni di tonnellate, con inevitabili rincari nei prezzi di molti generi alimentari. Domenica 5 dicembre, particolarmente colpita dalle piogge l’area di Brisbane, il capoluogo del Queensland, con 86 mm a Cape Moreton, 79 a Brisbane Airport, 75 a Gympie Forestry (dati tra le 12 GMT di sabato e la stessa ora di domenica).
Ancora monsone molto attivo nel sud dell’India, sud della Tailandia e nelle Filippine centro-meridionali (soprattutto nei settori est). Nel sudest dell’India, tra le 18 GMT di sabato 4 e la stessa ora di domenica 5, 120 mm a Nagappattinam, 106 a Karaikal, 81 a Cuddalore (105 mm a Port Blair, nelle Isole Andaname), nelle stesse ore 77 mm a Nakhon Si Thammarat (Thailandia). Nelle 24 ore successive, 141 mm a Port Blair, 113 a Madras (India sudorientale), 71 a Sawi e 71 a Chumphon (Thailandia meridionale). Nelle Filippine, tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 147 mm di pioggia a Dipolog, 83 a Surigao, 82 a Hinatuan.
Domenica piovosa in Portogallo e in Galizia, la regione nordoccidentale della Spagna. Tra le 18 GMT di sabato 4 a la stessa ora di domenica 5 dicembre, in Portogallo, 68 mm di pioggia Vila Real, 62 a Braganca, 58 a Viseu, 48 a Ovar/Maceda, 35 a Monte Real. Nelle stesse ore, in Galizia, 39 mm a Pontevedra, 37 a Santiago.
Gelo davvero notevole domenica in Polonia, con numerose stazioni sotto i -20°C, fino ai -25,4°C di Zamosc. Altre minime di rilievo: Kozienice -23,2°C, Raciborz -22,7°C, Rzeszow -22,6°C, Wlodawa -22,2°C, Jelenia Gora -21,9°C, Tarnow -20,8°C, Katowice -20,7°C, Siedlce e Sandomierz -20,3°C, Legnica Bartoszow e Nowy Sacz -20,2°C. -17,1°C la minima di Varsavia.
Notte più che gelida quella tra sabato e domenica anche a Poprad, la località slovacca ai piedi dei Tatra che non di rado registra minime molto basse, grazie a formidabili inversioni termiche. Domenica le minime sono state -23,7°C a Poprad/Tatry (m 694) e -21,7°C a Poprad/Ganovce (m 706). A pochi km in linea d’aria, ma quasi 2000 metri più in alto, “solo” -14,3°C al Lomnicky Stit (m 2633).
Prima irruzione fredda nel sud degli Stati Uniti centrali e orientali, gelate intense in Georgia domenica 5 dicembre (-2,2°C ad Augusta, -1,7°C a Macon), freddo anche in Texas (San Angelo -0,6°C, Abilene -1,1°C, Lubbock -2,8°C). Lunedì il gelo si è spinto fino al nord della Florida (Tallahassee -2,8°C, Cross City -2,2°C), in Georgia -2,8°C ad Atlanta e Augusta, -4,4°C a Macon, in Texas San Angelo e Midland -6,7°C, Lubbock -6,1°C, Abilene -5,6°C, Dallas e Waco -1,1°C. Tra domenica e lunedì neve localmente abbondante in molti stati centrali e settentrionali, tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 28 mm di precipitazione nevosa a Syracuse (NY, neve 20 cm), 15 a Youngstown (OH, neve 18 cm).