Ancora piogge intense nella alluvionata Thailandia meridionale mercoledì 3 novembre. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 158 mm di pioggia a Sawi, 81 a Ranong, 68 a Nakhon Si Thammarat, 64 a Phuket, 61 a Narathiwat. Situazione sempre critica a Hat Yai, con acqua alta fino a 3 metri in alcuni quartieri, trasporti bloccati e prolungati blackout elettrici. Le vittime del maltempo in Thailandia sono probabilmente più di 50.
Alluvioni anche nel nord della Malesia (lo stato peninsulare della Malaysia), al confine con la Thailandia. Interessati dalle alluvioni gli stati di Perlis e Kedah, in quest’ultimo si lamentano un morto e un disperso. 28000 i residenti evacuati. A Kota Bharu, nell’estremo nordest della Malesia, sono caduti 139 mm tra le 12 GMT del 31 ottobre e la stessa ora del 1° novembre. Tra le 12 GMT del 30 ottobre e la stessa ora del 3 novembre (in 96 ore, quindi) l’accumulo complessivo è stato di 260 mm.
Anche in Vietnam centrale ha continuato a piovere intensamente mercoledì 3 novembre. Tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 78 mm a Nha Trang, arrivata così a 1012 mm in 5 giorni.
Estate infinita negli Emirati Arabi. Mercoledì 3 novembre, queste alcune massime: Ras Al Khaimah 36,8°C, Sharjah 36,2°C, Dubai 35,7°C, Abu Dhabi 35,3°C. 30,5° e 30,1°C le medie delle massime di novembre di Dubai e Abu Dhabi. In Medio Oriente, spiccano mercoledì anche i 39,0°C della Mecca, che ha una media delle massime di novembre di 34,8°C.
Forti piogge nel nord dell’Algeria mercoledì, per effetto della perturbazione che ha colpito pesantemente l’Italia nei giorni scorsi, attardandosi al sud e appunto tra nordest dell’Algeria e Tunisia. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, in Algeria, 67 mm a Souk Ahras, 66 a Skikda, 64 a Guelma, 40 a Bejaja. In Tunisia, nelle stesse ore, 44 mm a Tabarka.
Anche se probabilmente non colpirà Haiti come uragano, ma solo come “tropical storm”, Tomas rappresenta una seria minaccia per lo stato caraibico, dove porterà probabilmente verso la fine della settimana piogge intense (oltre 300 mm nelle zone montuose), con probabili alluvioni e smottamenti. Alle 21 GMT di mercoledì, Tomas era una tempesta tropicale centrata a 14,9°N 74,8°W, accompagnata da venti sostenuti fino a quasi 75 km/h, in movimento verso nord. Già intorno alle 6 GMT di venerdì, Tomas dovrebbe impattare all’estremità sudoccidentale di Haiti (sempre come tempesta tropicale, ma con venti fino a 110 km/h), per poi transitare nel nordovest circa 12 ore dopo, con successivo obiettivo le isole Turks e Caicos.
Nei giorni scorsi, Tomas ha interessato, ancora classificato come uragano, le Antille. Particolarmente colpita nel weekend Santa Lucia, dove vi sono stati almeno 14 morti e la città di Soufriere è stata devastata. Molti ponti e strade sono stati distrutti e nel sud dell’isola molti villaggi sono raggiungibili solo con imbarcazioni.