Le aree balcaniche sono in preda ad una violenta ondata di maltempo, tanto che negli ultimi due giorni si sono abbattute piogge record e grandi nevicate sui rilievi al di sopra dei 1500 metri. La situazione più grave risulta in Serbia, dove è stato decretato lo stato d’emergenza per tutto il paese con l’evacuazione di migliaia di persone e black out che hanno interessato una popolazione pari almeno ad un milione. Non va meglio nella vicina Bosnia-Erzegovina, con alcuni fiumi straripati Si tratterebbe della più grande catastrofe naturale mai accaduta nell’ultimo secolo, tanto che il Governo serbo ha già urgentemente richiesto aiuti umanitari alla Russia e all’Unione Europea.
E non mancano le prime notizie di vittime: sarebbero infatti 4 le persone che hanno perso la vita (fra cui un soccorritore) a causa delle inondazioni nella parte centrale della Serbia, mentre non è ancora accertato se vi siano disperse. Tra le città più colpite, c’è anche Belgrado dove scuole ed uffici sono chiuse da due giorni nel timore dell’esondazione dei fiumi Danubio e Sava, tenuti sotto costante osservazione: alcuni dei sobborghi più bassi della città sono finiti sott’acqua, costringendo all’evacuazione diversi abitanti. La foto sottostante mostra gli ingentissimi allagamenti ad Uzice, località a 300 km a sud/est di Belgrado.
La potenza dell’acqua nei pressi di Uzice