Le abbondanti piogge abbattutesi nei giorni scorsi hanno causato diffuse alluvioni in Slovenia, dove molte città sono rimaste in parte sommerse dai fiumi in piena, inclusa la capitale Lubiana. Sott’acqua per la piena dei fiumi Sava e Krka, in Slovenia, sono rimaste circa 3000 case in varie parti del paese e alcune migliaia di persone sono state evacuate. Per lo straripamento di alcuni fiumi nella zona di Lubiana sono stati alluvionati anche alcuni quartieri della capitale e parte della città è rimasta senza elettricità. Da domenica sera la situazione è andata migliorando e nei prossimi giorni tutti dovrebbero rientrare nelle loro case. Secondo le prime stime della stampa i danni ammontano a decine di milioni di euro. Si lamentano anche due morti. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 94 mm a Portoroz (156 in 72 ore), 53 a Lisca (186 in 72 ore), 51 a Kocevje (208 in 72 ore), 50 a Lubiana/Bezigrad (266 in 72 ore) e Novo Mesto (155 in 72 ore), 43 a Celje (211 in 72 ore), 41 a Lubiana/Brnik (184 in 72 ore), 29 a Nova Gorica (171 in 72 ore), 22 al Kredarica (nevosi, totale di 210 mm in 72 ore).
Alluvioni anche in Croazia, dove tuttavia la situazione si è rivelata meno allarmante, con l’evacuazione preventiva di un centinaio di persone. Nella parte nord-occidentale del paese sono stati evacuati alcuni villaggi e molte strade sono state chiuse, ma secondo le autorità la situazione non desta preoccupazioni e la piena del fiume Sava ha attraversato la capitale Zagabria senza uscire dal letto. Tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica, 96 mm a Gospic, 68 a Zavizan, 56 a Parg (quest’ultima arrivata così a 224 mm in 72 ore).
Primi geli a bassa quota in Francia domenica, con -0,4°C registrati a Romorantin e -0,2°C a Nevers. Da segnalare anche 0,5°C a Vichy e 0,6°C ad Aurillac. In Belgio, 0,0°C ad Elsenborn.
Domenica caldissima invece nei Balcani orientali, in Turchia e a Cipro. Nei Balcani, Stip (Macedonia) 34,6°C, Gevgelija (Macedonia), Leskovac (Serbia) e Sandanski (Bulgaria) 34,0°C, Kustendil (Bulgaria) 33,6°C, Demir Kapija (Macedonia) 33,4°C. In Turchia, Urfa 37,8°C, Antalya 37,3°C, Akhisar 37,2°C, Kahramamaras 37,0°C, Denizli 36,8°C. A Cipro, Morphou 39,0°C, Lefkoniko 37,6°C, Akdeniz 37,4°C, Tymbu/Nicosia 36,4°C.
Caldo con temperature prossime ai record assoluti nei giorni scorsi nel centro-nord del Brasile. Tra i valori massimi toccati da alcune stazioni tra il 16 e il 18 settembre citiamo: Cuiaba stazione Inmet 41,9°, a 3 decimi dal record di 42,2°C del 6 ottobre 1940, Canarana 41,6°C, Cuiaba aeroporto 41,4°C, Goias e Xavantina 41,3°C, Poxoreu e Diamantino 41,2°C, Vera Gleba Celeste 40,8°C, Caceres 40,7°C. Caceres ha fatto ancora meglio domenica 19, raggiungendo i 41,1°C. Tra le numerose massime di domenica 19 oltre i 40°C citiamo: Canarana 41,6°C, Xavantina 41,1°C, Goias 40,5°C.
Dopo una estate relativamente in sordina, negli ultimi giorni si è vissuta una fase di gran caldo nel sudovest degli Stati Uniti. Domenica 19 settembre la Death Valley ha raggiunto i 45,0°C, 43,9°C a Phoenix, 44,3°C a Ejido (Nuevo Leon, nord del Messico).
In Siberia, Ojmjakon inizia la discesa precipitosa verso il gelido inverno: -14,1°C la minima di lunedì 20 settembre, dopo i -13,2°C di domenica. Sia domenica che lunedì la massima ha di poco superato i 5°C, mentre sabato 18, giornata nuvolosa e a tratti nevosa (senza accumulo) il termometro non ha superato i 2,9°C.
Inondazioni e smottamenti causati da giorni di piogge monsoniche torrenziali sono all’origine della morte di almeno 72 persone nel nord dell’India. Sono stati colpiti soprattutto i distretti situati ai piedi dell’Himalaya, nello stato di Uttarankhal. A Dehradun sono caduti 45 mm venerdì 17, 149 mm sabato 18 e 73 mm domenica 19 settembre, per un totale di 267 mm in tre giorni.
Il tifone Fanapi è transitato su Taiwan domenica 19 settembre, con piogge abbondanti e raffiche di vento a oltre 150 km/h. Sulle zona montuose sono caduti probabilmente fino a 1100 mm di pioggia e si sono registrati numerosi smottamenti, anche di notevole entità. Tra gli accumuli di pioggia registrati tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica citiamo: Tainan 182 mm (ulteriori 50 mm sono caduti nelle 24 ore successive), Hengchun 157, Taidong 123 (altri 69 mm nelle 24 ore successive), Taipei 64. Il tifone ha toccato terra presso Hualien con venti fino a 198 km/h al momento dell’impatto. I servizi ferroviari e aerei sono stati sospesi domenica in tutta l’isola.
Fanapi, una volta lasciata Taiwan, ha attraversato rapidamente lo stretto di Formosa e nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la provincia del Fujian, nella Cina continentale, impattando sulla costa presso Zhangpu accompagnato da venti fino a 120 km/h. Scuole chiuse in tutto il Fujian, alberi sradicati, pannelli pubblicitari volati via in quantità. Per quanto riguarda le piogge, tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 104 mm a Shanwei, 77 a Xiamen, 70 a Shantou.
Effetto favonico nelle isole Figi, con venti sudorientali che cadendo sulla costa occidentale di Viti Levu hanno fatto salire il termometro fino a 34,2°C lunedì 20 settembre a Nandi. Raramente, con configurazioni bariche un po’ diverse , i venti cadono anche più violenti sulla costa sud-occidentale e in uno di questi eventi particolarmente forti, a inizio febbraio 1968, si raggiunsero i 39,4°C a Nacacolevu. Il record di Nandi è invece 36,7°C.