È stato di +2,2 °C rispetto alla normale lo scostamento della media di luglio alla base americana Amundsen-Scott. La proiezione di +1,5 °C del 29 luglio (vedi www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15974) ha dovuto fare i conti con un’imprevista, intensa avvezione che, il giorno 31, ha innalzato la massima a -39,9 °C vicino al record del giorno di -38,6 °C risalente al 1996. La media si è pertanto assestata a -57,9 °C facendo del luglio 2007 il più caldo dal 2002 (-53,3 °C quell’anno) e interrompendo un quadriennio in cui il valore si era sempre collocato al di sotto dei -60 °C.
Intanto, col 1º agosto, sono trascorsi 106 giorni da quando il termometro si è abbassato per l’ultima volta sotto ai -70 °C (17 aprile): un record assoluto nel cuore del semestre freddo al Polo Sud geografico, che supera il periodo 2 maggio – 13 agosto 1977 (103 giorni). Per completezza si può aggiungere che, nei quasi 51 anni di operatività della base, l’arco temporale in cui si è riscontrato un valore pari o inferiore ai -70 °C va dal 18 marzo (-70,0 °C nel 1999) al 4 ottobre (-70,6 °C nel 1977).
Anche alla base russa Vostok lo scostamento dalla normale è stato di +2,2 °C: in questo caso lievemente meno dei +2,4 °C ipotizzati, poiché il 31 luglio la temperatura si è mantenuta vicino ai -70 °C (massima -68,9 °C). La media di -64,7 °C con cui si chiude il luglio 2007 è superiore a quella dello scorso anno (-66,9 °C) ma inferiore al dato del 2005 (-63,4 °C).
Dalla terza base operativa sul plateau infine, ovvero l’insediamento italo francese Concordia, è pervenuto solo il 75,8% dei dati sinottici, che indicano una media di -64,1 °C. Data la mancanza di un archivio ufficiale, ci si può limitare a constatare che, al momento, il luglio 2007 risulta il più freddo della breve serie archiviata (2005-’07).