Venti settentrionali tempestosi, con punte di oltre 150 km/h, hanno spazzato venerdì 16 dicembre parte della Svizzera. In particolare sulla Jungfrau sono stati misurati 154 km/h (96 miglia orarie), mentre sul Titlis il vento ha toccato i 117 km/h. La giornata è stata caratterizzata anche dalle nevicate, che hanno causato disagi agli automobilisti, specialmente sull’A2.
Nei pressi di Amsteg (UR) un autista di camion diretto a sud ha perso il controllo del suo mezzo finendo di traverso e invadendo entrambe le corsie. L’A2 è stata perciò chiusa al traffico per circa due ore prima della galleria del Seelisberg (OW), per permettere lo sgombero della neve e del mezzo pesante. Le colonne hanno raggiunto i cinque chilometri. I veicoli sono stati bloccati fra le 12.00 e le 13.30 anche prima del portale sud del tunnel del San Gottardo.
È nevicato soprattutto nella parte orientale della Svizzera, in particolar modo nei Grigioni. A Davos sono caduti 20 centimetri di neve fresca, a Coira sette. Nel canton San Gallo sono stati segnalati una ventina di incidenti stradali.
Sempre in Svizzera, il 16 dicembre, ai 2287 metri del Guetsch, è caduta neve per un corrispettivo “liquido” di 64 mm, mentre lo stesso giorno la montagna più alta della Germania, la Zugspitze, ha ricevuto neve per un equivalente di 50 mm.
Altra neve è caduta in Svizzera sabato 17 dicembre. A fine giornata (ore 18 GMT) lo strato nevoso al suolo era alto 130 cm al Saentis, 79 al Grimsel-Hospiz, 42 a La-Chaux-de-Fonds, 28 a Coira, 13 a San Gallo.
In Austria nevicate abbondanti il 17 dicembre. Fra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di sabato gli accumuli, espressi come equivalente in pioggia, sono stati di 42 mm a Sonnblick (3105 m), 35 a Feuerkogel, 26 a Kufstein, 20 a Salisburgo, 12 a Innsbruck. Come anche i nostri media hanno riportato, le abbondanti nevicate hanno causato gravi difficoltà nella circolazione al Brennero, tanto sull’autostrada quanto sulla statale, bloccate per 4 ore nel pomeriggio.
Gran neve sabato 17 dicembre anche in bassa Baviera. Alla Zugspitze dalle 18 GMT di venerdì alla stessa ora di sabato il manto bianco è cresciuto di 50 cm, passando da 90 a 140 cm. Garmisch, dove venerdì alle 18 GMT rimanevano pochi centimetri di neve, se ne è ritrovati 35 al suolo 24 ore dopo. Solo 5 cm l’accumulo all’aeroporto di Monaco. Pochi centimetri anche nelle altre città dell’altopiano bavarese. Con le correnti da nord la nuvolosità si è infatti addossata all’arco alpino (effetto stau), dove quindi le precipitazioni sono state più intense e persistenti rispetto alle aree pedemontane.
Tornando al vento, tutti i rilievi alpini, in particolare quelli dei versanti settentrionali, hanno fatto registrare raffiche molto violente. Alcuni dati, riferiti alla velocità della raffica più intensa di venerdì 16 dicembre: Wendelstein (D) 112 miglia orarie (180 km/h), Feuerkogel (A) 103 miglia orarie (166 km/h), Brocken (D, nell’Harz) 101 miglia orarie, Sonnblick (A) 89 miglia orarie, Zugspitze (D) 87 miglia orarie, Feldberg (D, nella Foresta Nera) 81 miglia orarie, Guetsch (CH) 68 miglia orarie, Saentis (CH) 67 miglia orarie. Notevoli anche le raffiche registrate a Vienna e Monaco (fino a 63 miglia orarie in entrambe le stazioni aeroportuali, 58 a Monaco città).
Vento forte anche sabato 17 dicembre. Sono state toccate, nella raffica più intensa, le 99 miglia orarie (159 km/h) alla Jungfrau e le 78 miglia orarie a Feuerkogel,